Ariano Irpino

La maggioranza consiliare e la Provincia di Avellino, nel Consiglio Comunale del 2 marzo, hanno semplicemente rinunciato al progetto, rifiutando ogni discussione sulla proposta della minoranza di predisporre una variante che consentisse di ridurre i costi, di rendere l’opera meno impattante dal punto di vista ambientale e di non perdere il cospicuo finanziamento (circa 30 milioni di euro) ancora disponibile.

Allo stato non c’è nessun progetto alternativo, e quel grafico che il sindaco mostra platealmente in qualche fotografia riguarda il riammagliamento del rione Cardito, che con la Manna Camporeale e la possibilità di raggiungere velocemente la stazione Hirpinia non ha nulla a che vedere e che dovrebbe attingere a diverse fonti di finanziamento.

In pratica si è cancellata un’opera strategica, senz’altro da rivedere ma già appaltata, e per la quale sono stati già spesi diversi milioni di euro, in cambio del nulla, se non la speranza di ottenere in futuro dalla Regione il finanziamento di altre opere, per le quali però allo stato non esiste alcun progetto. 

Una resa incondizionata che rende plasticamente l’immagine di un’amministrazione comunale inerte, priva di idee, chiusa al dialogo e pronta a subire supinamente decisioni prese da altri. Fin qui la nota congiunta della minoranza in consiglio comunale.