Avellino

Dopo un lunghissimo braccio di ferro, durato ben 14 anni, si chiude il contenzioso tra Regione Campania e Comune di Avellino per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili dell'Acs (Avellino città servizi).

A soccombere sono gli uffici di Santa Lucia. Ieri mattina è arrivato il pagamento di 2,9 milioni, cifra che andrà a rimpinguare le casse in difficoltà dell'ente di Piazza del Popolo ma per i lavoratori che hanno atteso tanto tempo non cambia quasi nulla. Molti di loro infatti sono andati in pensione nel frattempo, o hanno trovato altre strade.

Tutto è cominciato durante l'amministrazione di Giuseppe Galasso, nel 2009 quando fu firmato un protocllo tra Comune e assessorato regionale al lavoro allora guidato da Corrado Gabriele.

In base a quell'accordo la stabilizzazione degli Lsu sarebbe avvenuta attraverso un contributo ai Comuni in base al numero di lavoratori assunti. Nel caso del Comune di Avellino però si trattava di lavoratori in seno a una società partecipata, l'Acs appunto.

In virtù di questo l'ente di Piazza del Popolo inserì la somma dovuta dalla Regione in bilancio alla voce crediti, per anni ritenuti non certi ed esigibili. Questo ha aperto negli anni un aspro contenzioso, finanche legale, tra i due enti. Il Comune di Avellino ha proposto istanza tramite l’avvocatura comunale ed era pronto a presentare decreto ingiuntivo contro la Regione quando, finalmente, la situazione si è sbloccata.