Ariano Irpino

A seguito della pubblicazione delle valutazioni di alcuni ex amministratori del comune di Ariano Irpino in
merito alla realizzazione, o meglio alla paventata decisione dell’amministrazione provinciale di annullare la
procedura di realizzazione del lotto Manna-Cardito, sembrerebbe per mancanza di fondi, il comitato Ariano sud sente il dovere di chiarire, alla cittadinanza arianese soprattutto, ma anche agli abitanti nei comuni del nord est arianese che si sentono danneggiati dai ritardi nell’esecuzione dell'opera, alcuni aspetti della
vicenda.

"Lontani dal voler polemizzare con gli ex amministratori, che legittimamente difendono le loro scelte
programmatiche di oltre 20 anni fa, con l’ideazione della famosa “strada dei due mari” Contursi-Lioni-Grottaminarda-Tre Torri-Manna-Camporeale-Faeto-Termoli. Opera che mai nessuno ha contestato, neppure questo comitato sorto solamente nel luglio del 2019, ma che purtroppo si allontana sempre più perché anziché a Tre Torri la Lioni-Grottaminarda, come tutti sanno, è andata a Mirabella, nell’indifferenza generale delle Amministrazioni interessate.

Il problema vero riguarda esclusivamente il lotto Manna-Cardito (svincolo Ariano). Nonostante le criticità già segnalate sullo studio di fattibilità dal movimento ambientalista, si è voluti proseguire su un tracciato inadeguato con l’intento di voler alleviare il grave problema del traffico di Cardito.

I proprietari dei terreni interessati dall’esproprio non si sono opposti, immaginando che il sacrificio loro
richiesto fosse nell’interesse pubblico e che l’opera, appunto, fosse di grande utilità pubblica e che quindi tutti si adoperassero per una veloce realizzazione.

Invece a fronte di un progetto preliminare del 2002, un accordo di programma sottoscritto in data
28.06.2005, tra la Provincia di Avellino ed il Comune di Ariano Irpino, 32 milioni di euro finanziati, sono passati 2 anni per avere il progetto definitivo nel 2007, altri 4 anni per la procedura di gara 2011 e solo nel 2012 è stato stipulato il contratto con l’impresa aggiudicataria.

Nel 2014, dopo tre anni, il contratto è stato revocato e dopo altri tre anni, nel 2017, il contratto è stato affidato alla seconda impresa nella graduatoria del 2011, che aveva 60 gg. per rendere cantierabile il progetto esecutivo presentato in sede di gara, da sottoporre a successiva procedura di Validazione, che forse si è conclusa nel 2022, non ci è dato sapere.

E' stato evitato un disastro in quell'area

I proprietari dei fondi interessati, solo dopo 17 anni , si sono costituiti in comitato, avendo compreso che tutti i ritardi erano attribuibili alla irrealizzabilità del tracciato di progetto che prevede opere di grosso impatto ambientale e l’introduzione nell’ambiente di opere e strutture pericolose ad altissima percentuale di rischio:

(Viadotto di oltre 500 m con altezza superiore a 50 metri, gallerie sottostanti fabbricati e nucleo abitato Manna, sottopassi, rilevati di notevole altezza, ecc) in area geologicamente instabile, elevati costi di
costruzione rispetto ai vantaggi e notevoli costi di manutenzione delle stesse; eccessivo e inutile consumo di territorio agricolo, incluso nell’area Dop dell’Olio “ Irpinia - Colline dell’Ufita “; per circa due km su quattro
costituisce un doppione della strada già esistente Tre Torri-Manna; innesto finale sulla SS90 in uno spazio
ristretto, fortemente urbanizzato e afflitto già da un traffico intenso.

Questo tracciato non raggiunge nessun obiettivo, né allevia il traffico di Cardito, né avvicina Camporeale.

Questo comitato, pur non avendone la competenza, ha da sempre suggerito di modificare il tracciato,
rendendo veramente funzionale il lotto in questione, eliminando il doppione dal bivio di Orneta all’Hotel
Incontro e spostando l’innesto previsto nel centro di Cardito, sulla Variante subito oltre la galleria.
A questo punto ci auguriamo solamente che sia ancora possibile perseguire la nostra indicazione." Fin qui la nota di Costantino Puopolo.