Salerno

È stato uno dei giocatori più attesi del mercato estivo. Lorenzo Pirola è tra i difensori italiani più promettenti e ha fatto tutta la "trafila" delle selezioni giovanili, dall'under 15 fino all'under 21. Scuola Inter, dopo aver conquistato la promozione con il Monza, è arrivato a giocarsi le sue carte a Salerno. Dopo una fase complicata che ha penalizzato l'intero pacchetto arretrato, il giovane Pirola si è "preso" la difesa granata ed è stato decisivo nella vittoria per 3-0 contro i brianzoli.

Filippo Notari ha intervistato Pirola in esclusiva per Ottochannel, spaziando a trecentosessanta gradi, dal calcio, alla famiglia, fino agli obiettivi per il futuro.

È arrivata la riscossa della Salernitana, una bella vittoria contro il Monza. Che vittoria è stata, cosa è cambiato?

È stata una vittoria fondamentale. Sapevamo l'importanza della partita e siamo contenti della partita e della prestazione. Con il Monza ho passato due anni bellissimi, con la promozione in Serie A, ma qui eravamo sicuramente avversari sul campo e siamo contenti del risultato.

Si è ritrovata anche solidità difensiva, dopo un periodo difficile.

Sicuramente per un difensore, quando non si prende gol si è tutti più felici. Abbiamo fatto una prova di squadra, perché non dipende solo da noi difensori.

Si parla proprio del lavoro difensivo, che è un lavoro di squadra. Mister Paulo Sousa ha chiesto un sacrificio a tutti i componenti del gruppo.

Certamente, per il modo di giocare del mister, chiede un sacrificio maggiore a chi sta davanti e questo facilita noi difensori. Ci aiuta a mantenere la compattezza.

Ora c'è la partita con la Samp, altra partita fondamentale.

Una partita da non steccare, sia nella prestazione che nel risultato. È una partita fondamentale. Andremo a Genova per imporre il nostro gioco e portare a casa i tre punti.

Come ti stai trovando a Salerno, com'è questa prima esperienza al Sud?

Mi sto trovando molto bene, ho la fortuna di avere qua la mia compagna nonché futura moglie che è con me tutti i giorni. Ci piace star qua e lo si sente anche quando si esce a fare un giro che c'è amore e passione per il calcio e la Salernitana. Per me è un orgoglio. Per quanto riguarda la mia compagna, penso di aver trovato la persona giusta per me. Sono giovane ma è una decisione che non mi spaventa. L'amore non ha età e quando pensi di aver trovato la persona giusta, sentivo di fare quella proposta. Ed è andata bene così.

E quanto, e cosa rappresenta per Pirola, la famiglia? 

La mia famiglia mi è sempre stata molto vicino, prima nei pulcini all'Inter, poi a Monza. Ho anche avuto la fortuna di avere una sorella maggiore molto interessata al calcio, poi ho un fratello con cui ho giocato, e che milita attualmente in Serie D.

Una passione di famiglia, quindi.

Soprattutto per mio nonno, che ha fatto il portiere. Anche mio padre era portiere, arrivò a giocare anche a Lecco. Questa passione l'abbiamo coltivata io e mio fratello fin da piccoli, in giardino, da quando avevamo quattro anni. Sravamo tutti il pomeriggio a giocare insieme.

Dall'Inter all'azzurro: gli obiettivi e i sogni di Lorenzo Pirola

Cosa rappresenta l'Inter per Pirola? Che spesso è un sogno per i bambini.

L'Inter per me rappresenta una famiglia e il sogno. Ho passato lì i primi cinque anni della mia carriera, dall'under 14 fino alla prima squadra. Il sogno è poterci tornare un giorno, magari tornandoci con un ruolo da protagonista. Mister Conte mi aveva premiato con una presenza contro la Spal, a Ferrara. Poi sapevo che sarebbe stato difficile rimanere in pianta stabile lì all'Inter e mi sono fatto due anni in B a Monza, per conquistare la Serie A sul campo.

Avendo giocato sia a Monza che Salerno, ci trovi un aneddoto, qualche contatto tra i due presidenti, Danilo Iervolino e Silvio Berlusconi?

Probabilmente, quello che li accomuna è la passione che entrambi ci mettono nel fare questo lavoro. Iervolino ci fa sentire importanti, ci trasmette delle sensazioni molto positive e passionali che, secondo me, sono fondamentali. Entrambi ci mettono tante energie, passione e piacere, nel fare questo lavoro.

Questa domenica però hai regalato una domenica amara al tuo ex presidente e ai tuoi ex compagni.

Con alcuni dei miei compagni lì andiamo anche in vacanza insieme. Siamo avversari sul campo ma al di fuori non c'è assolutamente alcun problema.

A proposito di compagni, con Matteo Lovato condividi l'esperienza nella nazionale under 21 e giugno c'è l'europeo.

Io ho avuto la fortuna di poter giocare in tutte le nazionali, dall'under 15 fino all'under 21, e per me è sempre un onore andare a vestire la maglia azzurra. A marzo avremo una doppia amichevole in preparazione all'europeo di giugno. Ovviamente c'è il sogno e la speranza di poterci andare, così come quella di vestire la maglia azzurra della nazionale maggiore. Spero e speriamo di farcela un giorno.

Con Lovato adesso condividi anche il procuratore, visto il recente cambio "di scuderia".

Sì ho preso questa scelta professionale basandomi sulle sensazioni che avevo per il futuro, e devo dire che sono contento, credo che si possano costruire belle cose per il futuro.

Andando in chiusura, hai avuto modo di condividere il campo con un fuoriclasse come Franck Ribery. Adesso stai condividendo lo spogliatoio con un'altra leggenda come Memo Ochoa. Cosa significa per te?

Sono ragazzi davvero speciali e io ho solo da imparare. Con Frank ho fatto solo il ritiro e poi sappiamo com'è andata, purtroppo. Per quanto riguarda Memo, è un ragazzo molto disponibile, ci dà molti consigli, parliamo molto. Penso che per giovani come me sia importante avere dei punti di riferimento di questo calibro.

Sei diventato un elemento ancora più centrale nella squadra, con mister Sousa? Molti palloni passavano da te e sei il giocatore della Salernitana che ha effettuato più passaggi durante la gara.

Io so quello che chiede il mister e cerco di fare il meglio possibile, di adattarmi. Non sapevo di questa cosa! Io cerco di adattarmi il più velocemente possibile e dare il massimo.

Un saluto finale ai tifosi

Ringraziarli per la vicinanza e l'affetto che ci fate sempre sentire. Sappiamo che abbiamo avuto un periodo un po' negativo, ma domenica allo stadio ho sentito quella compattezza della squadra, del tifo, della città. Per noi è molto importante. Vi ringrazio per questo e dirvi che ce la metteremo tutti per conquistare quanto prima l'obiettivo della salvezza, per poi toglierci altre soddisfazioni.