AGGIORNAMENTO 16 MARZO
Annullata dal Riesame l'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per una 49enne di Telese Terme- è difesa dagli avvocati Nico Salomone e Benedetta Masone- coinvolta nell'inchiesta del pm Patrizia Filomena Rosa e dei carabinieri contro lo sfruttamento della prostituzione. Il Tribunale della libertà ha invece confermato il provvedimento restrittivo per il compagno, un 52enne, e per gli altri indagati, tra i quali due sorelle cinesi assistite dall'avvocato Giuseppe Musella.
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Rimesso in libertà il 51enne di nazionalità cinese, residente a Napoli, finito alcuni giorni fa agli arresti domiciliari, su ordine del gip Gelsomina Palmieri, nell'inchiesta del pm Patrizia Filomena Rosa e dei carabinieri contro lo sfruttamento della prostituzione.
La decisione è arrivata dopo l'interrogatorio di garanzia dell'uomo, difeso dall'avvocato Giuseppe Musella, ritenuto uno dei componenti di una presunta associazione per delinquere capeggiata da due sorelle cinesi, rimaste in carcere. Una di loro – per entrambe l'avvocato Musella ha depositato ricorso al Riesame- è la moglie del 51enne ed è indicata come colei che, come centralinista, avrebbe comunicato ai clienti le tariffe delle prestazioni sessuali (da 30 a 80 euro) nelle case di appuntamento – Tufara, Telese, in provincia di Napoli e Salerno, a Sassari e a Corigliano Calabro- determinate dalla sorella, che avrebbe anche deciso la percentuale da corrispondere alle prostitute, ed avrebbe inserito i link su una bacheca di incontri on line. Si tratta di una inchiesta per la quale sono stati disposti gli arresti in casa anche per un 52enne e la compagna – una 49enne – di Telese Terme – per loro ricorso al Riesame degli avvocati Nico Salomone e Benedetta Masone – ed un 52enne cinese.