Al via un “nuovo corso” per il museo Diocesano "San Matteo" di Salerno: don Luigi Aversa, direttore da quasi 10 anni dell’Ente, infatti, lascia il posto all’architetto Carmen Rossomando. L’arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, monsignor Andrea Bellandi, ha optato per una figura laica come direttore, mirando, così, ad una sempre maggiore interazione con la realtà culturale cittadina e ad una ulteriore conoscenza delle numerose normative che regolano la vita delle istituzioni culturali.
“Ringrazio don Luigi per il contributo di passione, energia, impegno profuso da quasi 10 anni nella direzione del Museo Diocesano - ha detto l’arcivescovo -. Tuttavia, il cambiamento è stato suggerito dal fatto che l’Arcidiocesi stia apportando importanti modifiche alla gestione dei Musei, con l’impresa sociale Salerno Opera, all’interno del progetto "Salerno Sacra" che coinvolgerà anche la cattedrale, la chiesa di San Giorgio e il Tempio di Pomona. E con la supervisione gestionale della Fondazione Alfano I: risulta preferibile, perciò, dare ampia libertà ai nuovi gestori di organizzare anche la strutturazione del Museo”.
La gestione del Museo Diocesano “San Matteo” di Salerno, dunque, da oggi e fino al 30 giugno 2025, è affidata all’architetto Carmen Rossomando. Laureata in architettura presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, la Rossomando vanta un master in architettura e arti per la per la liturgia presso il Pontificio Istituto Liturgico Ateneo S. Anselmo di Roma. Baccalaureato-Licenza in Sacra Liturgia, con votazione “Magna cum Laude” presso il Pontificio Istituto Liturgico Ateneo S.Anselmo di Roma, è membro del comitato scientifico del Museo Diocesano “San Matteo” di Salerno, nonché della Commissione Diocesana per l’arte sacra e i beni culturali in Salerno e della Fondazione di religione e di culto Alfano I, nella carica di vicepresidente. Tra i numerosi e prestigiosi incarichi, anche quello di assistenza tecnica per le attività di coordinamento, gestione e monitoraggio presso la Reggia di Caserta.
“Mi auguro che il Museo possa compiere un ulteriore passo in avanti sul fronte della fruibilità da parte degli utenti e che si rafforzino ancor di più i legami con le altre realtà culturali e con le istituzioni del territorio, procedendo a quelle migliorie necessarie per ogni luogo di cultura e di arte”, ha aggiunto monsignor Bellandi.
L’arcivescovo, nella stessa giornata di oggi, ha, inoltre, apportato una modifica al regolamento del Museo “San Matteo”, per consentire che la legale rappresentanza dell’Ente possa essere disgiunta dalla figura del direttore. Bellandi ha, infatti, nominato don Gaetano Landi quale componente e presidente del Consiglio Affari Economici del Museo Diocesano “San Matteo”.