Avellino

A un anno dall’invasione russa in Ucraina, Avellino e la rete di associazioni "Europe for Peace" sono scese in piazza stasera per chiedere il cessate il fuoco e invocare la pace.

Si è svolto un corteo-fiaccolata che, da Piazza Libertà, all’altezza del Palazzo Vescovile, si è mosso verso Corso Vittorio Emanuele.

“Per gli avellinesi è importante essere qui stasera, è importante alzare la voce in questa fase dove, probabilmente, solo il Papa lo fa concretamente - le parole del sindaco Gianluca Festa - Ed è importante mostrare attenzione e presenza".

"C’è un bel po’ di gente qui in Piazza Libertà, al corteo e alla fiaccolata ed è ancora più importante che il governo italiano sia al fianco dell’Ucraina, con tutti i mezzi e senza appartenenze; né politiche né partitiche. Avellino c’è”. 

“Bisogna ascoltare la voce dei popoli, russo e ucraino, che non è la voce della potenza espressa da Putin e Zelensky che parlano soltanto con le armi - gli fa eco il segretario Cgil Avellino Franco Fiordellisi - Rischiamo una deriva nucleare che sarebbe drammatica per il mondo intero”.

Per don Vitaliano della Sala, vicedirettore Caritas, "è una sconfitta il fatto che dopo un anno non si è riusciti ad intavolare una discussione per la pace. Stasera vedo poca gente, la scarsa partecipazione ci fa capire che gli italiani sono distratti, preoccupati dal caro bollette e dal rialzo dei prezzi".