Napoli

Da Caserta a Napoli tutto il territorio della Campania è interessato in misura più o meno grave dagli ecoreati: dagli incendi di rifiuti agli sversamenti abusivi all'e,issione di sostanze tossiche e nocive. Per dotarsi di uno strumento di indagine e prevenzione più efficace per la tutela ambientale questa mattina in procura a Napoli sono stati sottoscritti gli accordi di collaborazione in tema di tutela ambientale.

L'intesa - che prevede l'impiego congiunto degli agenti della Polizia Metropolitana di Napoli e delle Polizie Provinciali di Avellino, Benevento e Caserta - ha coinvolto il sindaco della Città metropolitana di Napoli, Gaetano Manfredi , i presidenti delle Province di Avellino, Benevento e Caserta e i Procuratori presso i Tribunali competenti sui territori delle quattro province.

L'accordo nasce dalla consapevolezza della esiguità delle risorse di polizia giudiziaria specializzate in materia ambientale per cui si rende necessario implementare le risorse investigative, potenziando i rapporti tra i corpi e le procure territorialmente competenti.

“È un discorso che è partito già più di sette anni fa perché noi abbiamo sempre ritenuto che la tutela ambientale fosse prioritaria in questo territorio ed oggi più che mai la tutela dell'ambiente ha un rango costituzionale". Così il procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Napoli, Luigi Riello, a margine dell'incontro.

“Nel 2019 lo abbiamo distrettualizzato nel senso che con l'autorità giudiziaria, procura generale, procura della repubblica, Città metropolitana con la sua polizia abbiamo reso possibile un rapporto di sinergia e collaborazione per tutto il territorio distrettuale. Questo significa che la polizia metropolitana e le polizie omologhe delle altre province pongono a disposizione degli uffici giudiziari dei loro elementi per poter lavorare. La distrettualizzazione porta a dei risultati importanti perché si lavora in maniera sinergica. I problemi sono molto simili, spesso dei corsi d'acqua attraversano più territori. Siamo in una regione in cui il territorio è stuprato, dal fiume Sarno che è il più inquinato d'Europa, ad un abusivismo che supera il 64%, che è una percentuale spaventosa. Tutto ciò è accaduto ed in parte accade ancora principalmente nella provincia di Caserta. Abbiamo già raggiunto risultati importanti e lusinghieri e continueremo su questa strada sicuri che si possa contribuire in maniera molto forte ad un miglioramento della qualità della vita, pur non avendo la bacchetta magica".

Il primo accordo prevede l'esercizio congiunto delle attività e delle funzioni di polizia della polizia metropolitana di Napoli e delle polizie provinciali delle altre tre province. Nello specifico, la polizia metropolitana di Napoli e i corpi di polizia delle Province si impegnano a coordinarsi tra loro in ogni indagine intrapresa d'iniziativa o su delega dell'Autorità giudiziaria.

Il personale di polizia degli enti effettuerà servizio anche fuori dell'ambito territoriale di appartenenza, in azioni di prevenzione, contrasto e repressione degli illeciti perpetrati ai danni dell'ambiente, promuovendo politiche di sicurezza integrata convergenti con l'impulso delle Procure della Repubblica competenti per territorio e il coordinamento della Procura Generale della Corte d'Appello di Napoli.
 

Il secondo accordo è stato sottoscritto dal sindaco Manfredi, dal Procuratore Riello e dai Procuratori della Repubblica presso i Tribunali di Napoli, Napoli Nord, Nola e Torre Annunziata, con la condivisione di intenti del Prefetto Palomba, e prevede il rafforzamento del coordinamento tra la Polizia metropolitana di Napoli e le Procure del territorio. L'intesa prevede la trasmissione alla Città metropolitana, da parte degli uffici di Procura, di ogni elemento utile alla redazione del piano triennale territoriale o a "qualsivoglia altro intervento diretto a prevenire danni ambientali, operare interventi di risanamento del territorio, garantire la sicurezza, la salute e l'integrità fisica dei cittadini metropolitani" e l'assegnazione di una quota del personale della polizia metropolitana alla Procura generale e alle altre Procure del territorio per attività d'indagine.