Avellino

Processo Welfare, riduzione di pena per Carlo Iannace. I giudici della Corte di Appello hanno inflitto al medico una condanna a tre anni e tre mesi di reclusione, rispetto ai quattro rimediati in secondo grado. Ad emettere il provvedimento la prima sezione della Corte di Appello di Napoli, dopo che la Suprema Corte di Cassazione aveva annullato con rinvio la sentenza di condanna emessa in secondo grado per Carlo Iannace, difeso dagli avvocati Quirino Iorio e Claudio Stravino.

L’iter giudiziario

La Suprema Corte di Cassazione aveva annullato con rinvio ad altra sezione. Dunque il processo era approdato nuovamente davanti alla Corte di Appello, in diversa composizione, che ha riformulato la pena in tre anni e tre mesi. In primo grado il tribunale di Avellino aveva inflitto al dottore Iannace una condanna a sei anni, ridotta a 4 in Appello. Ma i suoi legali sono pronti a depositare un nuovo ricorso in Cassazione.

Le accuse

Iannace, rispondeva insieme al dottore Francesco Caracciolo di peculato, tentata truffa e falso, per aver gestito – ad avviso della pubblica accusa - il reparto di chirurgia generale dell’ospedale “San Giuseppe Moscati” come una clinica privata. Accuse che avevano fatto rimediare una condanna a sei anni di reclusione (dei quali tre indultati) e anche cinque anni di interdizione dai pubblici uffici per entrambi i medici.

Le indagini della guardia di finanza

L’indagine prese il via nel 2006 e fu condotta dalla Guardia di Finanza, in seguito alla denuncia di un aiuto primario che aveva segnalato presunte irregolarità all’interno del reparto nel quale si svolgevano operazioni estetiche fatte passare per interventi su patologie tumorali.