E’ il lato più sensibile, ma forse anche quello meno esplorato e dibattuto in riferimento ai problemi connessi ai rapporti d’amore malati e talvolta anche delle sue forme più estreme e nocive, come i casi di violenza e discriminazione di genere.
L’amministrazione comunale di Casoria accende i fari sulla tematica delle dipendenze affettive e lo fa nell’ambito del ciclo di incontri di “Dignità Donna” con l’appuntamento “D'amore non si muore ma spesso nemmeno si vive”.
Il dibattito organizzato per venerdì 24 febbraio alle ore 10 presso la Biblioteca Comunale di via Aldo Moro a Casoria sarà l’occasione per discutere di un lato non sempre esplorato a dovere dall’opinione pubblica, come quello delle dipendenze affettive sulle quali si fondano molti legami malati.
L’incontro è stato promosso e ideato dall’associazione You Can, con il patrocinio della Consulta Regionale per la condizione della donna e degli assessorati alle Pari Opportunità ed alla Pubblica Istruzione del Comune di Casoria, guidati rispettivamente da Marianna Riccardi e Vincenzo Russo e con la collaborazione dell'artista Antonella De Santis e della prof.ssa Simona De Luca.
L’incontro sarà scandito da due interventi principali: quello di Stefania Laurino, presidente dell'associazione You Can, psicologa e membro della consulta regionale per la condizione della donna, che ha fortemente voluto questa iniziativa e quello di Pietro Scurti, dirigente e psicoterapeuta del Sert Casavatore dell'Asl Napoli 2 Nord, specialista in dipendenze patologiche, didatta Iter Napoli e Caserta e presidente del comitato tecnico scientifico Sipad Campania che interverrà in qualità di esperto. Presenti per i saluti istituzionali Raffaele Bene, sindaco di Casoria; Ilaria Perrelli, presidente della Consulta Regionale per la Condizione della Donna; Marianna Riccardi, assessore alle Politiche Sociali ed alla Pari Opportunità del Comune di Casoria e Vincenzo Russo, assessore alla Pubblica Istruzione, Cultura e Sport del Comune di Casoria.