La Givova Scafati ha presentato coach Stefano Sacripanti. Conferenza stampa alla Beta Ricambi Arena - PalaMangano per il via ufficiale alla terza gestione tecnica stagionale in casa gialloblu. "L’unica cosa che ho chiesto a patron Longobardi quando ci siamo sentiti è se mi volesse realmente, perché non siamo ad inizio anno, non posso scegliere giocatori e non posso fare la mia pallacanestro, sono già trascorse 19 giornate e la squadra ha avuto numerose trasformazioni, quindi occorre unità di intenti e di motivazioni. - ha spiegato il tecnico canturino, scelto dalla Givova dopo le dimissioni di Attilio Caja - Dobbiamo crederci fortemente, così come ci ha creduto Brescia che, dopo 6 sconfitte consecutive in campionato, è andata a vincere con determinazione la Coppa Italia".
L'obiettivo comune staff-società
"Non sono qui a dire se sono bravo o meno, ma faccio il capo allenatore da 23 anni e so bene che in questo momento bisogna compattarsi tutti. Recupererò quanto di buono ha fatto Attilio Caja e proverò a toccare i tasti giusti per risollevarci da questo periodo negativo, fatto di una sola vittoria in 6 incontri. Spero di avere il palasport pieno come nella finale dello scorso campionato contro Cantù, perché stare in serie A non è affatto scontato e non è una normalità, anzi è qualcosa di molto prestigioso che bisogna confermare. - ha aggiunto Sacripanti - Spero di entrare in sintonia con l’ambiente sin da subito, perché occorre sinergia di intenti e compattezza per conservare la massima categoria, credendoci sempre e fino alla fine. Vengo dopo due allenatori molto bravi e competenti, che hanno fatto molto bene ed ora ci sono 11 partite da vincere con entusiasmo, fiducia e compattezza: non posso gettare via quello che si è fatto finora, ma cambiare con buon senso ed intelligenza quelle poche cose che occorrono, cercando di capitalizzare tutto ciò che c’è di buono, con la speranza di trovare tra le mura amiche un ambiente infuocato".
Foto: ufficio stampa Scafati Basket 1969