Montefusco

La serata dell'orgoglio irpino per premiare personalità eccezionali che si sono distinte per il loro operato.
Riuscitissima la nona edizione del Tommariello d'oro assegnato a Montefusco, nella splendida cornice del convento dei frati Cappuccini in Sant’Egidio.

La musica della Fanfara dei Carabinieri e la moda, rigorosamente made in Italy, di Tersige Cerrone, hanno dato il via alla serata condotta da Massimo Giletti e Veronica Maya.
Impeccabili presentatori capaci di alternare momenti divertenti all'attualità Giletti e Maya sono stati perfetti padroni di casa.


Una serata cominciata con l'assegnazione delle 'Pigne d’argento’ al mezzo soprano Antonella Carpenito; a Pasquale Picone primo dirigente della Squadra Mobile di Teramo; all'imprenditore Massimo Abate e a Don Sergio Melillo neo vescovo di Ariano Irpino.
E, come detto, dal palco del Tommariello anche tanti messaggi d'attualità a partire proprio da Pasquale Picone che ha posto l'accento sulle trasformazioni sociali. «Avellino – ha spiegato – non è l'isola felice che si crede». E per superare delinquenza e crisi Picone si augura: «Nuove possibilità di lavoro, capace di rendere liberi».
Anche dal neo vescovo di Ariano Irpino, Don Sergio Melillo, un messaggio d'attualità. Alle domande di Giletti che lo ha stimolato sul caso Casamonica, Melillo ha infatti risposto: «La chiesa non si é mai sottratta a stigmatizzare ciò che non va nella società».

 

Spazio poi ai personaggi ai quali é stato assegnato il Tommariello d'oro. La Commissione, presieduta da Teresa Lombardo, ha riconosciuto il premio all'amministratore del gruppo Hs Michele Gubitosa, al presidente del consiglio regionale Rosa D'Amelio, al generale Saverio Capolupo, comandante generale della Guardia di Finanza; al colonnello Francesco Merone per l'Arma dei Carabinieri di Avellino.
Ha ritirato il premio Domenico Gambacorta per il professore Ortensio Zecchino presidente Biogem.

E ancora il Tommariello d'oro é stato assegnato al procuratore capo della Repubblica Rosario Cantelmo che, dal palco, ha lanciato un messaggio d'attualità sull'Isochimica.
“Una grande ferita che merita un palcoscenico nazionale” l'ha definita. “Una polveriera con la quale gli abitanti di Borgo Ferrovia non possono più convivere».

Non sono mancati i momenti dedicati allo spettacolo con il tenore Carmine Dorsi, il mago Casanova e la musica irresistibile di Povia. Una serata ricca di emozioni.

 

Mariateresa De Lucia