Cancello ed Arnone

“Il consorzio generale di bonifica del bacino inferiore del Volturno è stato in prima linea per fronteggiare l’emergenza determinata dalla piena del fiume nello scorso mese di gennaio e con la sua incessante attività ha già ripristinato l’argine che era stato violato dalle acque a Cancello ed Arnone.”

Così Francesco Todisco, commissario dell’ente di bonifica di Terra di Lavoro annuncia l’avvenuta riparazione della rotta arginale di 15 metri prodottasi in località Masseria Caianello, in tenimento del comune di Cancello ed Arnone e che aveva consentito l’allagamento di oltre 800 ettari di terreni coltivati in sinistra idrografica del fiume Volturno.

I funzionari del consorzio, che avevano individuato la falla il 19 gennaio scorso, avevano stimato il danno all’argine in 150mila euro, necessari al suo ripristino.

Non appena le condizioni lo hanno permesso, sono stati svolti migliori accertamenti e poi avvito l’intervento
di ripristino della rotta sulla base di un finanziamento della Direzione generale del settore protezione civile
della Regione Campania, che aveva subito dato il suo assenzo al necessario intervento di riparazione.
“L’occasione mi è particolarmente gradita - afferma ancora il commissario Todisco - per ringraziare tutto
il personale del Consorzio di bonifica che non solo nei giorni dell’emergenza, ma anche in quelli
immediatamente successivi, ha lavorato duramente per risolvere i problemi che si sono verificati sul
territorio a causa dell’evento alluvionale, dimostrando rapidità, elevata professionalità e capacità di
assolvere compiti di straordinaria e pubblica utilità”.

L’attività di ripristino dell’argine si era resa urgente sin da subito, perché a Cancello ed Arnone, in località Masseria Caianello, lungo l’argine sinistro del fiume, era stata riscontrata una rotta dell’argine di almeno 15 metri che aveva inizialmente causato l’inondazione di un territorio di circa 200 ettari.

A seguito di tale rilevante rottura arginale, la rete di canalizzazioni di bonifica presente nei territori di
Grazzanise, Cancello ed Arnone e Castel Volturno, aveva potuto assorbire solo in parte la grande quantità di acqua che si era riversata nelle aree retro-arginali del fiume Volturno, per cui si erano verificati rilevanti
allagamenti nelle aree del Canale Cardito e Canale Apramo per altri 600 ettari.