Era accusato di aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza, ma è stato assolto. E' quanto deciso dal gup Loredana Camerlengo al termine di un rito abbreviato condizionato all'escussione della madre, le cui dichiarazioni, secondo la difesa, che le aveva sollecitate, hanno pesato sull'esito del giudizio, per un 55enne di Bonea.
Assistito dall'avvocato Nicola Covino, all'uomo era stato contestato, per truffare l'Inps ed incassare circa 10mila euro per il 2019 ed il 2020, di aver omesso alcune informazioni nella richiesta del beneficio.
In particolare, sosteneva la Procura, non avrebbe inserito il proprio patrimonio immobiliare e la mamma nel nucleo familiare e, di conseguenza, il patrimonio mobiliare ed immobiliare della stessa. Addebiti dai quali l'imputato è stato assolto.