Inchiesta Crowdfunding: il tribunale di Avellino, in composizione collegiale presieduto dal giudice Roberto Melone, a latere Vincenza Cozzino e Gilda Zarrella, ha ammesso la citazione dei responsabili civili - così come richiesto dalla parte civili - nei confronti dei legali rappresentanti di diverse banche. Il processo è stato rinviato al 21 giugno.
L’inchiesta della guardia di finanza
Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Como, il 27 luglio 2018, diede esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo, finalizzato anche alla confisca per equivalente per un valore di circa 34 milioni di euro, disposto dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Como nei confronti di 24 imputati tra cui figura anche un amministratore del comune di Atripalda.
La richiesta di rinvio a giudizio fu firmata dai sostituti procuratori Roberto Patscot e Fabio Massimo Del Mauro. I 24 imputati – difesi tra gli altri dagli avvocati Gaetano Aufiero, Gerardo Di Martino, Nicola D'Archi, Antonio Rauzzino, Enrico Matarazzo, Roberto Romano – rispondono di riciclaggio, associazione a delinquere, truffa e abusiva attività di raccolta fondi tramite crowdfunding.
Queste le accuse mosse, a vario titolo, nei confronti dei sei indagati irpini, per i quali la procura di Avellino ha disposto il rinvio a giudizio insieme ad altre 18 persone indagate ed accusate di far parte di un’associazione a delinquere di natura transnazionale finalizzata a commettere delitti di riciclaggio e di abusiva attività di raccolta del risparmio con il cosiddetto schema «Ponzi».