Benevento

Sono trascorsi dieci anni dalla triste morte di Carmelo Imbriani. Il 15 febbraio 2013, il cuore del capitano e tecnico del Benevento cessò di battere al termine di una durissima malattia. Una perdita che addolorò molto non solo tutto il Sannio, di cui Imbriani era un figlio essendo ceppalonese, ma anche tutta l'Italia calcistica che aveva seguito con apprensione la sua lotta contro il male. Indimenticabili gli attestati d'affetto da parte di tantissime tifoserie, così come dei campioni dello sport che espressero un messaggio di vicinanza nei confronti della bandiera del Benevento Calcio. Purtroppo la notizia arrivò come un pugno nello stomaco, con la Curva Sud che si organizzò per chiedere un ultimo abbraccio a un professionista, un amico che aveva onorato fino all'ultimo i colori giallorossi. Al Vigorito ci fu l'estremo saluto, al cospetto di una curva gremita e addolorata per la perdita di un grande uomo

Il ricordo è più vivo che mai

Sono trascorsi dieci anni, ma sembra ieri. Il ricordo di Carmelo è più vivo che mai tra chi ama la maglia giallorossa. Non solo, c'è da sottolineare la grande opera che sta compiendo il fratello Gianpaolo, il quale gira per il mondo con l'obiettivo di far conoscere la storia di Carmelo, contribuendo alla costruzione di campi che ne portano il nome: Gianpaolo racconta di un ragazzo partito dalla provincia e capace di arrivare in serie A con la maglia del Napoli, ma soprattutto ripete spesso che Carmelo "non ha vinto nulla, ma è stato capace di mostrare la vera essenza del calcio". Questo è uno dei tanti motivi che hanno permesso a Imbriani di entrare nel cuore dei tifosi, i quali a distanza di un decennio non smettono di ricordarlo con innumerevoli iniziative: basti ricordare il maestoso murale di via Massimo D'Azeglio, così come le coreografie che la Curva Sud propone ogni anno alla prima gara casalinga successiva all'anniversario della scomparsa. E' importante sottolineare anche l'intitolazione dell'Antistadio a Carmelo, dove oggi ci sono tante fotografie che ripercorrono la sua avventura in giallorosso, sia da calciatore che da allenatore. La stessa squadra, prima della partenza per Cagliari di sabato scorso, ha festeggiato il compleanno insieme a Gianpaolo con il taglio di una torta, ripetuto in serata con un evento svoltosi al Rione Libertà. Un momento bello che permette di tramandare le gesta di un uomo che, dopo dieci anni, è più vivo che mai nella memoria e nel cuore di tutti.