Imborgia, lezioni di scouting in provincia di Salerno.
L'operatore di mercato, in occasione del corso per osservatori di calcio programmato per il 6 settembre all'Holiday Inn di Cava de' Tirreni, fungerà da relatore per raccontare la sua esperienza, spiegando che non sempre si può scegliere il calciatore che più piace, ma una partita di calcio può essere l'occasione per vedere anche altri possibili talenti. Intervistato da TuttoMercatoWeb.com il dirigente ha raccontato quella che è a suo parere la situazione italiana nell'osservazione dei calciatori.
"Purtroppo in Italia lo scouting deve subire ancora un'accelerazione e uno sviluppo, perché a esso viene data poca importanza - ha affermato - Invece nel resto d'Europa ci sono società che sono già ben strutturate per la ricerca, una è il Porto, che difatti ha messo a segno una plusvalenza importante con la Juventus - quella relativa al brasiliano Sandro - Ma il Porto tutti gli anni fa plusvalenze importanti, è la società che ha più osservatori in giro per il mondo, oltre cento. Questo secondo me è il percorso. Chi in Italia sta facendo meglio tutto ciò è la Juve tra le grandi, e anche l'Udinese lo fa bene".
Sui corsi da osservatori indetti dalla Fgci, ha aggiunto: "Questo qualifica la figura dell'osservatore, più o meno come negli anni scorsi è successo che i vari corsi hanno qualificato la figura di direttore sportivo e di segretario. Viene dato un riconoscimento a una figura che deve essere secondo me basilare e centrale: la ricerca è determinante nel calcio. Al di là del prendere o non prendere un giocatore, serve per fare anche scelte diverse. Non è che si può scegliere sempre il calciatore che più piace, ma si ha un'idea di quello che si può scegliere. Se non conosci e non sai, è come se un marinaio non sapesse fare una rotta: la nave non andrebbe tanto lontano".
Redazione Sa