Finalmente a casa. Figlia di un campione, già forte da quando è nata, la piccola Aurora Tommasone, figlia di Carmine Tommasone, pugile italiano, campione italiano ed europeo nella categoria dei pesi piuma professionisti, e di Laura Ambrosone, ha dovuto trascorrere 42 giorni nel reparto Tin del Moscati di Avellino. Giorni lunghi, trascorsi tra mille paure e rischi, che la piccina hasuperato, assistita da medici e infermiere.
La lotta di Aurora
Una lotta per la vita, che la piccola ha affrontato appena è nata. Venuta alla luce al Moscati di Avellino lo scorso 29 dicembre la bellissima e dolcissima Aurora ha trascorso 42 giorni nella Tin del Moscati, diretta dal dottore Sabino Moschella.
Mamma Laura: Le infermiere zie di Aurora per sempre
“Non riesco a trattenere la felicità e le lacrime nel voler ringraziare con tutto il mio cuore il dottore Moschella, i medici, le infermiere di un reparto che per me, mio marito e la nostra adorata Aurora, sono stati una famiglia. La nostra adorata bambina è stata forte per superare i problemi avuti alla nascita e ora finalmente è a casa, con noi – racconta mamma Laura -. La nostra è la storia a lieto fine, di una famiglia che oggi è felice, grazie alla cura, amore e professionalità di un reparto, che non ha fornito solo assistenza medica, ma anche e soprattutto umana. Voglio ringraziare tutto il personale della Tin, che non ci ha mai lasciati soli. Il dottore Moschella è stato eccezionale.
"Il dottore Moschella sempre umano e presente"
Ci rispondeva anche di notte, in ogni momento di grande paura e sconforto. Nei miei occhi ci sono tutti gli altri genitori che, come noi, avevano i propri figli nella Terapia Intensiva Neonatale. Dico sempre a mio marito che gli amici si riconoscono nel momento del bisogno, e queste persone io le ho conosciute e amate nel momento del bisogno. Saranno sempre parte della nostra vita, perché sono stati la nostra famiglia. Mi piace dire che le infermiere sono e saranno le zie speciali di Aurora, le zie che con amore infinito, hanno vegliato sulla mia piccina, in questi lunghi giorni 24 ore su 24, mentre io, mio marito, non potevamo stare con lei. Uomini e donne speciali, umani e sensibili che hanno reso meno difficile questo momento drammatico delle nostre vite. Ora siamo a casa, insieme, felici e voglio ringraziarli uno ad uno”. “Dopo 42 lunghissimi giorni sei finalmente a casa! La vita ti ha messo fin da subito a dura prova – racconta emozionato papà Carmine Tommasone -. Sei arrivata al mondo ed hai affrontato il combattimento più difficile della tua vita, hai lottato come una vera guerriera e ne sei uscita vittoriosa insegnandoci l'essenza vera della vita, sorprendendoci giorno dopo giorno, ci hai resi fieri ed onorati di aver ricevuto un DONO IMMENSO come te. Da oggi sei e sarai sempre la nostra Aurora Meravigliosa”.