Martedi 14 febbraio, in occasione dell’incontro tra governo, sindacati e Stellantis, la Fiom-Cgil nazionale convoca sotto la sede del MIMIT dalle 9.30 un’assemblea pubblica con la partecipazione delle delegate e dei delegati di tutta Italia.
Da Avellino, la Fiom ha organizzato un pullman che porterà nella capitale, oltre ai lavoratori di Stellantis di Pratola Serra, anche i delegati di Denso, Limasud, Cms, Omi ed Arcelor.
Le lavoratrici e i lavoratori di Stellantis, insieme alle aziende della componentistica del settore auto, chiedono garanzie sul loro futuro, c’è molta preoccupazione e forte disagio per quello che negli ultimi due anni sta avvenendo negli stabilimenti.
In Stellantis a Pratola Serra i lavoratori sono scesi ulteriormente a 1650, attraverso le uscite incentivate, e quelli che rimangeno, sempre più avanti con l’età, vedono peggiorare giorno dopo giorno le proprie condizioni.
A Pratola Serra si fa ampio utilizzo di ammortizzatori sociali dal lontano 2008 con perdita di salario e in alcuni casi una distribuzione non equa delle giornate lavorative.
Situazione critica anche nelle aziende dell’indotto dove non stanno arrivando nuove commesse e dove la politica di taglio dei costi imposta da Stellantis rischia di ricadere sul salario dei lavoratori e sulla tenuta occupazionale. Anche qui sono molte le aziende che stanno facendo ricorso agli ammortizzatori sociali a partire dalla Denso e Limasud.
È necessario che Stellantis implementi il piano industriale per la produzioni di motori euro 7 a Pratola Serra, valorizzando le persone che ora ci lavorano.
Ma soprattutto, garantisca investimenti per la transizione industriale verso la produzione di motori sostenibili quando saranno superati i motori diesel 20235.