La fede non può essere il rispetto "formale" dei comandamenti e delle norme religiose. Lo ha detto il Papa all'Angelus, commentando il Vangelo di oggi. "L'osservanza esterna, puramente rituale, è inutile. 'Io faccio finta di...' In altre parole, Gesù ci fa capire che le norme religiose servono, sono buone, ma sono solo l'inizio: per dare loro compimento è necessario andare oltre la lettera - ha sottolineato Papa Francesco - e viverne il senso. I comandamenti che Dio ci ha donato non vanno rinchiusi nelle casseforti asfittiche dell'osservanza formale, se no rimaniamo in una religiosità esteriore e distaccata, servi di un 'dio padrone' piuttosto che figli di Dio Padre". 

Ed ha aggiunto:  "Le notizie che giungono dal Nicaragua mi hanno addolorato non poco. E non posso qui non ricordare con preoccupazione il vescovo di Matagalpa, Rolando Alvarez, a cui voglio tanto bene, condannato a 26 anni di carcere e anche le persone che sono stato deportate negli Stati Uniti. Prego per loro e per tutti coloro che soffrono in quella cara nazione". 

Il Papa all'Angelus ha invitato a continuare "a stare vicini" e ad offrire "sostegno concreto per le popolazioni terremotate in Siria e Turchia". "Questa catastrofe, questo dolore di questi popoli che soffrono per il terremoto", ha commentato Papa Francesco. "Preghiamo per loro, non dimentichiamolo, preghiamo e pensiamo cosa possiamo fare per loro".