(f.s.) Prestazione intensa, grande agonismo, massima attenzione... solita sconfitta. Il ko diventa il comune denominatore che lega tutte le partite della Strega. Un brutto segnale. Se si perde anche quando si riesce a tenere bene il campo, non si capisce cosa si debba fare per ritrovare un risultato positivo.
Bisogna attaccarsi alla carica ottimistica di Roberto Stellone per non farsi travolgere dallo sconforto. Perchè il pessimismo, in questo momento, può essere peggio di un infortunio. Lo stesso neo allenatore giallorosso ha detto che se la squadra commette quattro errori nel corso della gara, deve fare il possibile per ridurli sempre di più.
E' il leit motiv di questo campionato: difficile che la strega non paghi a caro prezzo un errore commesso. Quello sull'angolo che ha consentito a Lapadula di segnare il gol della vittoria è qualcosa di già visto (palle inattive killer come a Cosenza, con la Ternana in casa, a Bolzano, contro l'Ascoli). L'italo-peruviano che si defila sul palo più lungo e che tocca “per zona” al giovane Jureskin, va a colpire di testa a colpo sicuro e trova il palo alla destra di Paleari rimasto scoperto, nonostante sarebbe dovuto esserci un giocatore giallorosso (Pettinari?).
Peccato, il Cagliari era in dieci e Stellone aveva persino cominciato a pensare di provarla a vincere.
I numeri sono impietosi, soprattutto quelli delle ultime sei partite: un solo punto conquistato, 3 gol segnati, 9 subiti. Bisognerà avere la forza di ignorarli, di convincersi che domenica inizierà un altro campionato. Tra l'altro contro una squadra che, non ci crederete, sta andando persino peggio dei giallorossi: il Brescia. Rondinelle in caduta libera: 5 sconfitte nelle ultime 5, due punti nelle ultime dieci. Sarà lecito attendersi che cambi qualcosa nella squadra giallorossa e sperare che questo ulteriore passo falso sia invece l'inizio di un nuovo corso dal punto di vista della determinazione.