Per le scelte degli uomini aspetterà ancora, ma il solco tattico non verrà cambiato. Stellone sembra voler ripartire dal 3-5-2, dallo stesso modulo insomma, con cui si è chiusa l'esperienza di Cannavaro. D'altro canto la squadra è stata costruita per quell'assetto e non è il momento di tuffarsi in prove complicate.
Dalla amichevole di questo pomeriggio al Vigorito con la Primavera emergono proprio queste indicazioni: tre difensori centrali, due “quinti”, tre centrocampisti e due attaccanti. Bisogna scegliere un regista, vista la contemporanea assenza di Schiattarella e Viviani: niente salti nel buio, Stellone ha visionato prima Kubica, poi Acampora. Uno dei due, a meno di sorprese, avrà le chiavi del centrocampo nelle sue mani. Assenti anche Glik, Ciano e El Kaouakibi, che non hanno preso parte all'amichevole.
BALLOTTAGGI
Due punte da assemblare. Nel primo tempo Farias e Pettinari, nella ripresa La Gumina e Simy. Più palleggiatrice e manovriera la prima coppia formata dal trequartista brasiliano, che a Cagliari sarebbe anche un ex, e dall'ex ternano. Più fisica quella della ripresa con il nigeriano, che cresce come condizione, ma è ancora a secco di gol, e il giocatore palermitano che ha un vantaggio sugli altri essendo già stato allenato da Stellone. Non è detto che non ci possa essere un mix tra i quattro. Con l'assenza di Ciano, risalta invece, il ritorno di Farias, pressochè uscito dai radar di Cannavaro dopo Cosenza.
LETIZIA
Una stretta di mano al presidente e subito dentro la mischia per far intendere che se il tecnico lo chiamerà, lui non si tirerà indietro. Complice l'assenza di El Kaouakibi, il ruolo di esterno è stato ricoperto da Gaetano Letizia. Se a sinistra ci sono entrambi i pretendenti, ovvero Foulon e Jureskin, a destra bisognerà andarci cauti. Letizia è reduce da una lunga assenza, Improta, invece, non sta attraversando un momento brillante di condizione.
A CENTROCAMPO
Kubica e Acampora per il ruolo di regista, Karic, Tello e Koutsoupias per gli alrri due posti nella linea a tre di centrocampo. Mediterà in questi due giorni sulla scelta, perchè come ha sottolineato lui stesso: “Dovrò fare in fretta a capire le peculiarità dei miei ragazzi, così come loro dovranno comprendere velocemente quello che desidero dal punto di vista tattico”. Al di là delle scelte, la speranza è che tutti abbiano recepito che servirà una reazione forte se vorranno portare alla salvezza la squadra giallorossa.