Prata di Principato Ultra

 

di Paola Iandolo

Dopo l’arresto della sorella e del cognato di Alfonso Russo, per droga, sul caso Manzo potrebbero esserci clamorosi sviluppi. I carabinieri del comando provinciale di Avellino sono concentrati nello svolgimento di accertamenti fondamentali e che proseguiranno anche la prossima settimana al fine di completare le ispezioni in alcune zone di Prata Principato Ultra, alcune già oggetto di ricerche e sopralluoghi, altre invece al momento mai ispezionate. Il tutto per trovare dei resti di Mimì Manzo, 71enne di Prata Principato Ultra scomparso l’8 gennaio del 2021 intorno alle 21.50 tra via dell’Annunziata e via Marconi.

L’arresto dei familiari di Russo apre nuovi scenari

Gli inquirenti non escludono che vi siano dei possibili collegamenti con alcune persone vicine al bar di Prata Principato Ultra (gestito da altre persone nel 2021 quando sparì Mimì e nei pressi del quale sono stati effettuati i recentissimi arresti) e la scomparsa del 71enne in pensione. Ipotesi oggetto di ulteriori sviluppi e riscontri.

Proroga delle indagini

Accertamenti che potranno essere effettuati anche grazie ad una proroga delle indagini. Il gip del tribunale di Avellino, Francesca Spella ha firmato, nei giorni scorsi, una proroga delle indagini per sei mesi. Avviso ricevuto dagli indagati Loredana Scannelli, da sua madre Pasqualina Lepore e Alfonso Russo. Per la quarta indagata, Romina Manzo, la proroga delle indagini fu firmata a settembre. I quattro indagati sono difesi dagli avvocati Rolando Iorio, Palmira Nigro e Federica Renna.