Avellino

 

Le opposizioni consiliari al Comune di Avellino chiamano all’adunata la cittadinanza di Avellino per “… mettere in mora” l’amministrazione comunale. Dopo la mozione di sfiducia ufficializzata stamane dal deputato Sel, Giancarlo Giordano, il capogruppo dell'opposizione al Comune di Avellino convoca per questo pomeriggio tutti i cittadini. 

 

L’appuntamento è alle ore 17 nell’aula consiliare di Palazzo di Città, con l’assemblea pubblica convocata da Preziosi e dagli altri esponenti delle opposizioni in Consiglio. «Un passaggio necessario per analizzare con chiarezza ogni impegno non mantenuto dal sindaco Paolo Foti. Stiamo parlando di un programma elettorale disatteso in ogni punto. Anzi, mi correggo, forse una promessa l'ha mantenuta ma ci costerà oltre mezzo milione di euro. Mi riferisco alla decisione di non realizzare il parcheggio interrato di piazza Libertà, che comunque prevede il saldo di una penale con l'ente privato che era parte integrante e affidatario del progetto di realizzazione del project financing. Il sindaco Foti dice di aver compiuto tutte le scelte in maniera autonoma. Ebbene, è ora che ammetta di aver fatto scelte sbagliate e di essere correo di questo insuccesso. Questa amministrazione naviga a vista senza un progetto, senza idee chiare e linee guida forti. Aveva detto che questo Comune sarebbe stata una casa di vetro, ispirata a trasparenza e legalità e invece ricordo a tutti che c'è un inchiesta giudiziaria in corso. Uno degli slogan lanciati in campagna elettorale era "riappropriamoci dei nostri sogni" e invece li ha fatti perdere a tutti i cittadini. Il malcontento e generale e non si tratta di una sensazione ma di fatti concreti, rispetto a scelte fatte e patti non rispettati che hanno creato solo disagi. A tutti. E' stato fatto molto poco per questa città. Abbiamo scelto di tenere questo incontro per aprire un confronto con i cittadini, senza demagogia, ma concretamente in una sede istituzionale come l'aula consiliare perchè si esca dalle logiche delle polemiche per entrare in quella del fare».

Simonetta Ieppariello