"È davvero surreale quello che accade in questi giorni, si continua a perorare da parte di alcuni un certo “ tornacontismo” politico. Le tessere sono solo la punta dell’iceberg di un partito specie nel mezzogiorno attrezzato a far contare la nientita’ delle maschere, da chi con ostinazione persegue solo interessi di autoconservazione."
Così in una nota Franco Vittoria, componente della direzione nazionale dem, commenta quanto sta accadendo nel Partito Democratico, non solo ad Avellino, ma in tutta la Campania. "Questo modus operandi specie nel mezzogiorno è “ allevato “ con un assordante silenzio da ogni segretario candidato, e dai gruppi dirigenti nazionali che nonostante le ripetute e inascoltate denunce politiche, fanno finta di niente, salvo poi recriminare sui dati sconfortanti del tesserificio, allevano cacicchi, per un partito senza anima!".
I territori? "Sono canne d’organo che rispondono ai capi e capetti - continua Vittoria - soprattutto nel mezzogiorno, con l’unica intenzione di costruire filiere di potere.
Il partito così non regge, non bastano i nomi, non bastano dichiarazioni burocratiche, serve il coraggio di rompere questi filamenti territoriali che non hanno nulla a che fare con il partito, quello vero, fatto da militanti seri e da giovani pieni di speranza! Il tornacontismo politico ha già prodotto danni, tanti e troppi e così facendo dobbiamo chiederci se vale la pena ancora di insistere con le tessere, se vale la pena di insistere con questo modello di partito in franchising, dove basta un bonifico e si compra “ la militanza" conclude l'esponete dem irpino.