Benevento

(f.s.) Sul calendario di tanti è ancora cerchiata in rosso: Cagliari-Benevento poteva e doveva essere una sfida d'alto bordo, tra due squadre con ambizioni concrete e organici di spessore. E' invece una partita tra due squadre alla ricerca di se stesse, attanagliate da problemi non di poco conto e che per il momento sono lontane anni luce dai loro obiettivi principali. Il Cagliari è fuori dai play off e neanche il cambio “pomposo” dell'allenatore, da Fabio Liverani a “sir Claudio Ranieri” ha dato gli effetti sperati. Il Benevento, fresco di nuovo tecnico, sta vivendo la sua stagione più travagliata in serie B, assestato sul penultimo gradino della classifica. Sabato alle 14 all'Unipol Domus entrambe cercheranno disperatamente di lasciarsi alle spalle almeno una parte dei loro problemi, provando a conquistare punti e a fare un po' di strada in graduatoria. Per il Benevento, un punto nelle ultime cinque partite, sarebbe manna dal cielo uscire dal campo sardo con un risultato positivo. Stellone lo ha detto senza fraintendimenti: “In questo momento occorrerebbe anche un pizzico di fortuna”. Per rimettersi in moto, per regalarsi un po' di autostima e riprendere a muovere finalmente quella classifica drammaticamente ferma al punticino rimediato sul campo del Cosenza. 

TANTI ASSENTI. Mancheranno in tanti dall'una e dall'altra parte. Ranieri dovrà fare a meno di Nandez, Rog, Pavoletti, Deiola, Di Pardo. Ha riavuto in gruppo Goldaniga e Mancosu, ma è probabile che non li utilizzerà dal principio perchè entrambi hanno bisogno di riprendere il ritmo partita. Il Benevento, in tema di assenze, non è mai da meno ad alcuno: assenti certi Schiattarella e Viviani, squalificati, così come Glik che non è al meglio. Qualche speranza per Letizia, che al pari degli avversari Goldaniga e Mancosu ha bisogno di riprendere il ritmo partita. Dunque Stellone avrà subito l'incombenza di sostituire i due registi appiedati. In difesa non dovrebbero esserci problemi, che invece cominciano a manifestarsi appunto nel settore centrale. Le soluzioni non sono tantissime: Acampora regista o magari fiducia a Kubica che finora è stato un autentico oggetto misterioso. Poi intorno i vari Karic, Koutsoupias, Tello. Avanti La Gumina, che ha già giocato con Stellone a Palermo, e Pettinari. Sulle scelte rimane ben poco da inventarsi, conterà la determinazione che i giocatori sapranno infondere nella partita. Che dovrà essere ben diversa da quella vista nelle ultime partite.