Durazzano

Ha confermato la condizione di difficoltà psicologica nella quale si trova. E' emersa dalle risposte confuse che ha fornito, quando questa mattina è comparso dinanzi al gip Loredana Camerlengo, Vincenzo, il 55enne di Durazzano arrestato per resistenza a pubblico ufficiale aggravata dopo aver reso complicato il ritrovamento del corpo senza vita della madre. Impedendo l'ingresso nell'appartamento della sorella, del medico di famiglia e dei carabinieri, fino a quando questi ultimi, contro i quali si sarebbe scagliato con un coltello, avevano fatto irruzione e lo avevano immobilizzato.

Difeso dall'avvocato Roberto Abbatiello, che ha chiesto di accertarne lo stato di salute, Vincenzo ha spiegato di non essersi accorto che la mamma era morta, spiegando il suo comportamento con la paura che volessero fargli del male, o, addirittura, che volessero mettere a segno un furto. Quanto ai carabinieri, ha affermato di averli ostacolati perchè, non avendo fatto nulla, non gli era chiaro per quale motivo dovessero entrare in casa. Al termine (aggiornamento ore 18), il giudice ha disposto la custodia in carcere, sottolineando la necessità di accertamenti sanitari.

Intanto, proseguono le indagini dirette dal pm Maria Colucci, che saranno supportate anche dai risultati delle analisi della Scientifica dell'Arma su alcun macchie presenti su due fazzoletti (bisognerà stabilirne la natura), sequestrati, e dell'autopsia che sarà eseguita nei prossimi giorni dal medico legale Antonio Palmieri.