La De.Co. è la denominazione comunale con cui si attribuisce a un determinato prodotto, alimentare o artigianale, una peculiarità legata al territorio e alla produzione e l'Amministrazione Comunale del sindaco Giuseppe Aiello ha attribuito la prima De.Co. alla "Pizza a metro" che vanta una storia iniziata negli anni trenta grazie a una intuizione di Luigi Dell’Amura e che oggi diventa un fortissimo valore territoriale, appannaggio delle sue numerose pizzerie e della esclusiva arte dei pizzaioli locali.
Si tratta di un progetto di lavoro portato avanti dalla Commissione De.Co. presieduta da Ciro Maffucci assessore al turismo e composta dal professore di zootecnica generale e miglioramento genetico presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” Vincenzo Peretti, dal presidente del Consorzio Provolone del Monaco Giosuè De Simone, dall’agronomo Bartolomeo Arpino, dalla presidente delle associazioni dei commercianti Acove ed Aicast Margherita Aiello, dall’imprenditrice Mena Caccioppoli e dal giornalista Francesco Marciano.
“Le denominazioni comunali rappresentano una straordinaria opportunità di marketing Territoriale, un modo per poter non solo preservare, ma anche raccontare la nostra storia e la nostra identità – ha affermato il Sindaco Giuseppe Aiello - Partiamo da un’eccellenza, la nostra pizza, che ormai fa scuola anche oltre i confini nazionali. Intendiamo proteggere e valorizzare, dalla cultura, all’artigianato, all’agricoltura, ciò che ci contraddistingue, auspicando una grande partecipazione da parte della nostra straordinaria Comunità su questa idea di sviluppo”.
“Nei prossimi giorni saranno presentate le linee guida del disciplinare di produzione della tradizionale pizza a metro di Vico Equense e il relativo marchio – spiega l’Assessore Maffucci - Insieme a evidenziare una serie di tratti distintivi e regole di condivisione comuni che illustreremo, si potranno rendere immediatamente riconoscibili agli occhi del pubblico tutte le pizzerie aderenti. Ciò porterà a consolidare un sistema di valori e di competenza del nostro tessuto produttivo e del nostro tessuto sociale che racconteremo al mondo nella sua unicità”.