“Altro che garanzia di coesione e divario colmato; altro che Italia più unita e più forte: il DDL approvato ieri dal Consiglio dei Ministri sull’Autonomia differenziata rischia di aumentare ulteriormente le disuguaglianze tra il Nord e il Sud, tra i territori più ricchi del Paese e le aree che fanno più fatica”.
È questo il commento a caldo del Presidente provinciale delle ACLI di Avellino, Alfredo Cucciniello che continua “si tratta di una riforma che spingerebbe le Regioni a chiedere completa autonomia sulle 23 materie a legislazione concorrente, tra cui la sanità, l’istruzione, i trasporti, la cultura; c’è il rischio concreto che si vada ad ampliare ulteriormente la forbice delle disuguaglianze, considerando anche che non ci sono investimenti e non c’è definizione e determinazione dei “fabbisogni standard” coi quali finanziare i LEP, i livelli essenziali di prestazioni, ossiale soglie minime di servizi che devono essere garantite su tutto il territorio nazionale".
"Si tratta di una deriva assai pericolosa - conclude Cucciniello - che va fermata ad ogni costo, informando i cittadini e chiamandoli alla mobilitazione”.