Il monastero di Santa Chiara a Ravello ospitava, fino a 60 anni fa, 42 suore di clausura. Ne sono rimaste solo tre: Maria Cristina Fiore, 97 anni, suor Angela Maria Punnackal, di nazionalità indiana, e suor Massimiliana Panza, nolana di 46 anni. La struttura è dunque a rischio chiusura e le tre religiose che rifiutano il trasferimento, temendo l'estinzione dell'istituzione claustrale, si sono barricate all'intero del monastero.
Fallito il tentativo di negoziazione
Questa mattina il commissario straordinario del monastero, padre Giorgio Silvestri con suor Damiana Ardesi, presidente delle Clarisse Urbaniste d'Italia, hanno bussato alle porte del convento per introdurre due nuove suore per sostituire le tre “ribelli”, destinatarie di provvedimento di trasferimento dallo scorso mese di giugno. Nessuno però ha aperto il portone. La delegazione è poi tornata accompagnata dai carabinieri. Padre Giorgio ha parlato invano al citofono con suor Massimiliana chiedendo di entrare.
"Il monastero non è soppresso. Io sono qui per portare delle nuove suore in più, una è infermiera e si prenderà cura dell'anziana 97enne". Ha detto all'AGI padre Giorgio Silvestri che ha aggiunto: "Soltanto permalosità e un po' di incomprensione, paura, hanno bisogno della loro intimità. D'altra parte è comprensibile in questo tipo di vita claustrale. Ma ci impedisce il dialogo con le attuali occupanti - ha precisato - dobbiamo parlare con queste suore. Certamente ce ne sarebbero in piu'. La federazione starebbe dunque immettendo nuove energie per consentire la prosecuzione dell' istituzione viva da oltre sette secoli. Il valore di tutta la struttura, tra beni mobili e immobili, si aggirerebbe sui 50, 60 milioni di euro.