Dal purgatorio all’inferno prima di trovare il paradiso. Tutto in 40 minuti. Tutto lontano da casa. La trasferta di Manfredonia è la più difficile della stagione. Il GG Team Wear Benevento 5 deve vincere e alla fine ce l’ha fatta. La sceneggiatura, ovviamente, è stata di quelle vietate ai deboli di cuore.
Il vantaggio di Arvonio ha avuto la valenza di una carezza alle ambizioni play off. Il pareggio, e l’immediato sorpasso firmati da Dall’Onder, invece, sono pesanti come un montante che manda ko anche un peso massimo. Il 2-1 degli uomini dell’ex Cundari poteva essere la tomba sulle ambizioni dei giallorossi. Ma il viaggio all’inferno è durato poco. Anzi, pochissimo. Il 2-2 di Palmegiani, molto contestato per un tocco di mano involontario di Toro, ha dato la scossa. Rennella, dopo appena due minuti, ha piazzato il primo durissimo colpo al Manfredonia con un tocco ravvicinato da giocatore navigato.
Al riposo il tabellone recita: locali 2, ospiti 3. Un gol di vantaggio però è poco per stare tranquilli. Nella ripresa, però, la musica è stata completamente diversa. Quella suonata dagli uomini di Nitti è composta da note soavi. Il 4-2 di Arvonio è una melodia orecchiabile anche per chi da Benevento soffre davanti ad un monitor. Il 5-2 del solito Rennella è un vero e proprio inno alla gioia. Il marchio sulla sfida lo ha messo capitan Vega con il 6-2, quando le porte del paradiso si sono letteralmente spalancate e il colombiano Toro ha realizzato il 7-2. Il GG Team Wear Benevento 5 si è preso l’intera posta in palio. Ha danzato su un campo difficilissimo e lo ha fatto da squadra che guarda lontano.