Il nuovo commissario del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Marcello Feola, si è insediato a Palazzo Mainenti di Vallo della Lucania, aprendo di fatto ufficialmente una nuova fase per il governo dell’Ente. Nell’incontro con gli operatori dell’informazione, nella sala dedicata a Giuseppe Tarallo, il neo commissario ha fatto una fotografia sullo stato attuale dell’Ente e tracciato la linea programmatica degli obiettivi da raggiungere. Spopolamento, dissesti idrogeologici, abbandono dei territori agricoli, emergenza cinghiali sono alcuni dei problemi principali da affrontare.
Le prime parole
«Non farò il burocrate. Metterò in campo le azioni con una prospettiva di medio termine. Spopolamento, dissesti idrogeologici, abbandono dei territori agricoli sono causati dall’ambientalismo becero, la retorica ambientalista degli anni Novanta che hanno distrutto i territori. Non c’è stata una politica di sostegno alle attività agricole anche di produzione familiare» ha detto subito il commissario
Le priorità
Feola, originario di Campora, paese dell’entroterra cilentano, avvocato cassazionista, da sempre vicino a Fratelli d’Italia, ha quindi elencato gli obiettivi prioritari: semplificazione burocratica, comunità del Parco, viabilità.
«Con Fratelli d’Italia è stato un impegno in campagna elettorale: eliminare il doppio regime autorizzatorio nelle aree protette. Si potrebbe prevedere, ad esempio, nell’area protetta una commissione con la presenza anche di un funzionario della Soprintendenza ma la decisione finale spetterà all’Ente Parco. Il prossimo 11 febbraio a Paestum incontreremo il Ministro della Cultura e cercheremo di trovare una sintesi nel rispetto delle competenze anche della Soprintendenza. Dobbiamo sburocratizzare a favore dei cittadini», ha detto Feola, annunciando il disegno di legge che sarà presentato a breve da Fratelli d’Italia.
Sulla Comunità del Parco ha detto che «vorrà incontrare nell’immediatezza l’attuale presidente Iannuzzi per chiedergli di convocare la Comunità per aprire una conferenza programmatica sui temi trattati e quelli che saranno rappresentati dai sindaci».
Viabilità ed Alta Velocità
«Il tema dell’alta velocità va contestualizzato ai sistemi di collegamento su gomma e aeroportuale – ha concluso – Mettiamo insieme tutte le opportunità che ci sono, innanzitutto la bretella autostradale che deve collegare l’Autostrada A2 con il nostro territorio. L’Alta Velocità è una condizione di sviluppo per le attività turistiche. Lo dico con grande rispetto del Vallo di Diano, ma ritengo che non trarrà un grande beneficio, per la sua vocazione economica, dalla realizzazione dell’Alta Velocità. Sarebbero invece penalizzate le attività della costa».