Ha rivendicato l'uso personale dei 133 grammi di cocaina gettati dal finestrino della Punto, offrendo anche una spiegazione al tentativo di fuga. Sostenendo di aver avuto paura quando si era trovato di fronte alcuni uomini in borghese, armi in pugno - i carabinieri che gli avevano intimato l'alt al quale non si era fermato - , e di aver arrestato la marcia quando aveva visto una gazzella dell'Arma.
E' stata questa, attraverso alcune dichiarazioni spontanee, la versione dinanzi al gip Vincenzo Landolfi di Paolo Nizza (avvocati Antonio Leone e Luca Russo), 32 anni, di Benevento, finito in carcere per le ipotesi di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.
Addebiti contestati anche a Sara De Ieso (avvocato Fabio Russo), 28 anni, di Sepino, che viaggiava con lui, sottoposta ai domiciliari. Anche lei si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
Al termine, il giudice ha disposto l'obbligo di dimora per la donna e la custodia in carcere per Nizza.