Pagani

Sono accusati a vario titolo di possesso e lancio di oggetti contundenti e fumogeni, di resistenza a un pubblico ufficiale, rissa, devastazione. Dopo la guerriglia urbana e i violenti scontri in strada che si sono verificati nel pomeriggio di domenica a Pagani, prima di Paganese-Casertana, arriva la dura risposta dello stato: la polizia di Salerno ha arrestato 9 ultras, 7 della Paganese e 2 della Casertana.

Una risposta tempestiva e incisiva che ha visto al lavoro sinergicamente tutte le forze dell’ordine. Per il questore Conticchio “Poteva essere una strage”. I nove tifosi, così come disposto dal pm di turno della Procura di Nocera Inferiore, sono agli arresti domiciliari, in attesa della fissazione dell'udienza di convalida dell'arresto.

Il procuratore capo di Nocera, Centore: "Episodi gravissimi da non sottovalutare".

“A volte la risposta può essere immediata e tempestiva proprio perché le indagini partono subito, fin dal momento della raccolta dei primi elementi. Qui, nonostante la gravità dei fatti accaduti, la partita si è giocata normalmente, e quindi c’è stato anche il tempo di esaminare i soggetti che, a volte, in alcuni casi, sono anche andati a vedere la partita”, ha spiegato il capo della procura di Nocera Inferiore, Antonio Centore intervenuto a margine di un suo incontro presso la caserma provinciale dei carabinieri di Mercatello con il comandante Filippo Melchiorre.

Fondamentale, per il procuratore è stato l’esame dei filmati e la conoscenza, da parte delle questure interessate, delle tifoserie. Centore ha quindi elogiato la sinergia tra forze dell’ordine, ma anche fra Procure, che ha consentito in tempi rapidi di individuare ed arrestare i presunti responsabili degli scontri.

Un episodio assolutamente da condannare per il procuratore di Nocera Inferiore, che ha invocato provvedimenti duri anche da parte della politica e del potere sportivo.

“E’ sicuramente allarmante che stiano capitando episodi come questi settimanalmente, o addirittura nella stessa settimana, in più zone d’Italia, nell’arco di più campionati e a volte anche di più discipline sportive, che forse è il dato ancora più allarmante. Credo che un intervento da parte il potere politico ma soprattutto da parte il potere sportivo sia auspicabile. Non si possono sottovalutare questi episodi, che sono un segnale di inciviltà assoluta”, le sue parole.

“La scorta al pullman era adeguata rispetto a quelle che potevano essere le previsioni. Che ci si aspettasse qualcosa del genere è dimostrato già dal fatto che, all’andata, la partita è stata ritenuta a rischio e quindi i tifosi la paganese sono stati limitati di numero. Per questo c’era la scorta, un furgone, tre auto dei carabinieri. Certo non si può mobilitare l’esercito per fronteggiare questi facinorosi. - conclude Centore - E’ stato un vero e proprio agguato, premeditato, e questo già è preoccupante. Ma l’episodio che più mi sconcerta, a dir la verità, non è quello di Pagani, nonostante le fiamme che hanno avvolto il palazzo. Ma l’episodio dell’autostrada A1 di qualche giorno prima, ovvero gli scontri tra tifosi del Napoli e della Roma, che è ancora più preoccupante”.

La Paganese si costituisce parte civile

Il club di Pagani ha diramato un comunicato stampa prendendo posizione su quanto accaduto. "Con il trascorrere delle ore aumenta il nostro rammarico, lo sconcerto e la delusione per i fatti di cronaca violenta accaduti all'esterno dello stadio prima della gara di domenica scorsa con la Casertana - si legge nella nota della società -. Nel contempo, esprimiamo ancora la nostra vicinanza e solidarieta' all'attivita' commerciale coinvolta e l'abitazione e ci dissociamo fermamente dagli atti violenti che hanno visto coinvolto una frangia di teppisti che nulla hanno a che vedere con la parte sana dei tifosi della nostra squadra e non si puo' identificare, cosi' facendo, con i nostri colori. Pertanto alla luce degli sviluppi scaturiti dall'attivita' investigativa, nelle ultime ore, la società ha dato mandato al proprio legale, l'avvocato Carlo De Martino di costituirsi parte civile negli eventuali processi penali che seguiranno".