Luis Alberto Maldonado ha parlato del suo arrivo alla Turris rilasciando alcune dichiarazioni alla stampa locale: “Ad inizio stagione avevo fatto una scelta familiare. Volevo avvicinarmi a casa. Avendo giocato per due anni al Sud, devo dire che ho fatto molta fatica a trovare un club del Nord. Alla fine è spuntato il Lecco e ho accettato. La trattativa con la Turris è stata veloce, ho subito accettato. Sapevo dive venivo a giocare, conoscevo anche i calciatori avendoci giocato contro in passato. Vengo in una squadra forte che non merita assolutamente la classifica attuale. Lavoreremo molto con la speranza di fare un girone di ritorno decisamente diverso”.
Sul ruolo in campo, Maldonado risponde alla domanda di Vincenzo Piergallino di Tutto Turris: “Fontana ha delle analogie con Baldini che ho avuto al Catania, entrambi fanno 4-3-3. Il mister mi ha chiesto di perdere pochi palloni. Non so se giocherò regista o mezzala, so solo che darò il mio contributo per aiutare i miei compagni. Somiglio a Pizarro come caratteristiche? A Catania mi chiamavano Pek proprio come il regista cileno. Come lui, anche a me piace toccare molti palloni. Sono contento della scelta fatta”.
Sulla differenza tra il girone settentrionale e quello meridionale di Lega pro, il nuovo centrocampista corallino ha risposto: “Volevo tornare a giocare al Sud perché ogni qui è una battaglia e c’è il calore dei tifosi sugli spalti. Al Nord non è così, c’è meno seguito rispetto ai campi del meridione. Tecnicamente posso dire che nel raggruppamento del Nord c’è tanta qualità tecnica così come nel girone C”.