Nuovi controlli e sanzioni per contrastare il fenomeno del randagismo e del bracconaggio nel Salerno. Nel mirino delle nuove verifiche messe in campo dal Nucleo Provinciale Guardie Zoofile Ambientali della Sezione di Salerno e dall'ENPA i territori di Eboli, Serre, Altavilla Silentina ed Albanella.
Durante le attività sono state controllate numerose persone trovate in esercizio di caccia, alcuni laghetti destinati alla caccia da appostamento fisso ma anche numerose aziende in cui erano presenti cani padronali detenuti in condizioni inidonee.
Il bilancio delle verifiche
Diverse le sanzioni elevate al termine delle verifiche, in particolare per non aver annotato la giornata di caccia sul tesserino regionale, la mancata annotazione dell'avifauna abbattuta, la mancata raccolta dei bossoli, l'abbattimento di esemplari appartenenti a specie protette per il solo gusto di spararò e ma, anche la detenzione di cani privi di microchips.
Numerose le prescrizioni dettate nei confronti di alcuni proprietari di cani che, in caso di inottemperanza, porteranno alla denuncia per il reato di maltrattamento animali.
L'episodio
Nel corso dei controlli è stato segnalato anche un grave episodio avvenuto a Sarno, in Via Bracigliano, a ridosso dell'area parco, dove alcune persone, durante una battuta a caccia a cinghiale, hanno esploso alcuni colpi d'arma da fuoco con cartucce a piombo unico che hanno raggiunto l'interno di alcune abitazioni dopo averne rotto i vetri.
In merito a tale episodio, il Presidente dell'Associazione Provinciale Accademia Kronos, Alfonso De Bartolomeis, dichiara:
"Purtroppo non è il primo episodio del genere, si tratta di un gesto inconsulto che evidenzia come sempre più spesso le armi siano detenute da persone non in grado di saperle usare e che pur di sparare non si preoccupano del rischio a cui espongono ignari cittadini. Quanto accaduto è molto grave perchè si tratta di armi e munizioni in grado di coprire una gittata anche superiore ad un chilometro. Spero vivamente che le Forze dell'Ordine avviino approfondite indagini per identificare la squadra di cacciatori che è stata autorizzata alla caccia al cinghiale in tale zona, chi fossero i componenti presenti e verificare chi di loro abbia eventualmente sparato".
Il presidente ha inoltre ricordato che, nei prossimi giorni, l'associazione predisporrà specifici controlli in tali aree unitamente alle Forze dell'Ordine per contrastare il fenomeno.