Il Napoli è campione d'inverno con due giornate d'anticipo: la vittoria di Genova per 2 a 0 contro la Samp e i concomitanti pareggi di Inter e soprattutto Milan, recuperato di due gol nei minuti finali dalla Roma, consegnano il titolo simbolico al Napoli.
Simbolico sì, come ha evidenziato Fabio Caressa di Sky in trasmissione, affermando “Campione de che? Campione lo sei quando vinci qualcosa” aggiungendo che a suo parere il Napoli era campione d'inverno prima della sosta, non ora.
Apertura e Clausura non esistono più
Ha ragione Caressa: il titolo di campione d'inverno non conta nulla, persino in Argentina hanno eliminato Apertura e Clausura da un bel po' di anni.
E ha ragione pure a dire che il Napoli attuale non è quello di inizio stagione arrembante e straripante: con l'Inter il Napoli è stato lento e con diversi calciatori fuori forma, contro la Samp al netto del consueto menestrellismo, il Napoli ha vinto una brutta gara, rischiando troppo, confermando lo stato di forma molto approssimativo di alcuni uomini chiave come Kvaratskhelia o Anguissa ed aggrappandosi al fattore Victor, la ferocia di Osimhen.
A prescindere da quali siano i leader del gruppo è evidente che il nigeriano, dopo il repulisti estivo, ha inciso dando la sua mentalità: sudare ogni pallone, divorare ogni avversario, per quel che si riesce ovviamente. Ieri ha segnato e provocato l'espulsione di Rincon, di fatto indirizzando la gara.
Però il Napoli non è ancora arrembante come lo è stato tra settembre e novembre: magari pesano i carichi di lavoro di Antalya, magari è semplicemente una fase: non è il miglior Napoli, l'evidenza è questa.
Il cammino delle rivali
Tuttavia il Napoli è primo a +7 sulla seconda in classifica. La squadra più in forma del campionato, la Juventus, producendosi nel massimo sforzo, 8 vittorie consecutive, ha rosicchiato 3 punti al Napoli in questo lasso di tempo portandosi appunto a -7. L'Inter che aveva fermato il Napoli è a -10, il Milan dopo essere andato a -5 nell'ultimo turno e tornato a -7 ieri.
Tutti d'accordo con Caressa e il suo “campioni de che?”, ma andrebbe ricordato pure che nel recente passato diventare campioni d'inverno con due turni d'anticipo è capitato due volte, entrambe alla Juventus: nel 2018/2019 e nel 2016/2017, in entrambi i casi ha poi stravinto il campionato.
Cosa vuol dire? Nulla. Come il titolo di campione d'inverno d'altronde.
Le ultime gare
E c'è da riflettere che sì, il Napoli non è in forma smagliante...ma che la Juventus che delle 8 vittorie consecutive della Juventus 5 sono per 1 a 0, le ultime due con gol arrivati tra l'85esimo e il 95esimo. Poi certo: con Chiesa, Di Maria, Vlahovic e Pogba sarà un'altra Juve, che fa paura...ma va detto che ad oggi in quelle 8 vittorie consecutive più che la mano dei big c'è il piedino dei ragazzini, Soulè, Miretti, Fagioli, Iling.
Il Milan ha vinto col brivido a Salerno, si è fatto rimontare dalla Roma, e prima della sosta aveva vinto tra le polemiche (e al 95esimo) la gara di Firenze, pareggiato 0 a 0 a Cremona e vinto al 90esimo in casa contro lo Spezia.
Insomma: il Napoli può perdere terreno, ovviamente, ma pure le altre devono fare gli straordinari per recuperarne. A partire da venerdì.