"Senza una linea unitaria non faranno alcun passo in avanti, anzi apriremo una guerra politica durissima". Vincenzo De Luca torna all'attacco sul tema dell'autonomia differenziata, alla luce della bozza del Ddl Calderoli, trasmessa alla presidenza del Consiglio, e delle richieste di accelerazione che arrivano anche da alcuni presidenti di Regione del Nord. Il 'governatore' della Campania ricorda che, nel corso dell'incontro a Napoli con il ministro Roberto Calderoli, si era giunti all'acquisizione di alcuni punti, considerati pregiudiziali dalla Campania.
Innanzitutto, "la decisione di rinviare la discussione di sei mesi, dopo che avremo definito i Lep", ricorda. De Luca considera quindi la bozza "un passo indietro preoccupante" e sostiene che "sia molto influenzata dalla scadenza elettorale in Lombardia e in altre regioni". "C'e' un rinvio alla spesa storica che doveva essere cancellato - prosegue - nell'articolo 6 della bozza c'e' il richiamo al residuo fiscale, quindi al trattenimento di flussi finanziari nelle regioni dove questi flussi maturano e c'e' il rifiuto della proposta che noi avevamo avanzato, cioe' che i Lep siano definiti da un organismo tecnico, come l'ufficio parlamentare di Bilancio, e non politico".
De Luca ribadisce che la Campania "e' pronta ad accettare la sfida dell'efficienza", ma assicura anche che "saremo intransigenti e attestati su una trincea di battaglia politica esplicita e dura, se qualcuno pensa di introdurre furbizie o di continuare a penalizzare il Sud". Per questo, rilancia la necessita' che l'autonomia sia "un'operazione verita' sui flussi finanziari che vanno nelle diverse regioni. Non concederemo neanche una virgola sul tema della penalizzazione del Sud e della rottura dell'unita' nazionale, soprattutto su scuola e sanita'".