A raccontarla sembra una commedia natalizia dalle fosche tinte del giallo internazionale. Ma non è il copione di un romanzo, né la trama di una serie tv da divorare on-demand. E’ la curiosa storia di un acquisto finito male.
E’ appena trascorso il Natale e un cittadino di San Giorgio a Cremano è alla ricerca di pastori a buon prezzo sul web. Non è lontano dal cuore di Napoli ma la folla di San Gregorio Armeno scoraggia chi ha bisogno di spazio e tempo per scegliere i pezzi giusti.
Si affida al commercio elettronico, alle vetrine impalpabili di pixel e “carrelli” virtuali. Con qualche click arriva fino in Spagna e trova proprio quello che gli serve. Una scena campestre semplice. Un agricoltore che pota una pigna d’uva dalla vite, col figlio vestito di cenci che regge una sporta di vimini.
E’ un affare, spese di spedizione incluse. Aggiunge al carrello e conclude l’acquisto.
Passa qualche giorno e, ieri pomeriggio, il corriere bussa alla sua porta. C’è un pacco ingombrante per lui, al cartone è incollata la bolla di trasporto.
Sembra piuttosto pesante ma la cosa non incuriosisce più di tanto. Il pacco ha viaggiato per migliaia di chilometri e il venditore avrà adottato qualche cautela in più per evitare danni. Con le forbici sfila lo scotch e scarta un involucro di compensato.
Dentro non ci sono pastori e quello che sembrerebbe muschio per decorare le pareti rocciose di una Betlemme in miniatura è qualcosa di diverso.
Ha un odore terribile, è erba ma di quella cattiva. E’ marijuana. 10 chili, sottovuoto.
Il cliente non crede ai suoi occhi, è una brava persona e il panico lo assale. Compone il 112 e in pochi minuti i carabinieri della stazione di San Giorgio a Cremano sono già sotto casa.
Nel pacco c’è cannabis raffinata in marijuana. Pronta per essere dosata e venduta al dettaglio. Finisce sotto sequestro ma le indagini per risalire alla filiera di vendita continueranno. Intanto rimane la curiosità di conoscere la reazione di chi attendeva 10 chili di “erba” e si è ritrovato padre e figlio in terracotta.