Dal prossimo anno cambieremo tutto. E' questo, in breve, il senso della lettera aperta indirizzata ai commercianti sangiorgesi dal Coordinamento del Movimento Civico San Giorgio Città Aperta.
"L'Amministrazione Ricci - si legge nella lettera - lancia anche quest'anno tanto fumo nei vostri occhi e in quelli di tutti i cittadini sangiorgesi. Il Giro d'Italia e la Notte Bianca sono stati raccontati come eventi in grado di spingere l'economia locale, stimolando il commercio e addirittura il turismo. Dal prossimo anno cambierà tutto. Il nostro movimento vuole portare in un progetto di lista unitaria proposte concrete per invertire un trend sempre più negativo, che vede la nostra amata San Giorgio sprofondare nella mediocrità. Noi vogliamo invertire la tendenza e riportare la nostra comunità ad essere attrattiva e in grado di rappresentare l'avanguardia del Sannio.
Non contestiamo la necessità di organizzare eventi, ma il modo autoreferenziale e improduttivo con cui sono stati condotti finora. Cosa ha lasciato il Giro d'Italia nelle vostre casse? Poca roba. La Notte Bianca salverà il vostro bilancio annuale? Forse tapperà qualche buco. Al sindaco Ricci mancano due doti fondamentali: capacità di coinvolgere e visione di futuro. Gli eventi sono gestiti escludendo chi non si allinea, producendo scollamento nella nostra comunità e tensioni inutili. Non ha visione di futuro perché questi eventi spot sono vissuti con l'estemporaneità del momento, senza alcuna chiave di lettura. Dal prossimo anno lavoreremo per far rinascere San Giorgio a nuova vita. Anzitutto sfruttando al meglio la più grande risorsa che abbiamo: viale Spinelli, piuttosto che investire soldi per riempire il paese in una sola notte. Con il rischio che un temporale oppure un'interruzione dell'erogazione dell'acqua – come è successo oggi – rovinino e vanifichino tutto.
Riteniamo indispensabile aprire un tavolo di lavoro con tutti gli attori del territorio: Pro loco, associazioni culturali, parrocchie, associazioni sportive, circoli e imprese. Senza distinzioni tra “amici” e “nemici”. Il bene comune si costruisce coinvolgendo tutti. Si potrà arricchire con risorse esterne, ma soprattutto con la forza straordinaria che solo una comunità unita può sprigionare.
Spazio quindi alle idee e alle risorse creative che abbondano a San Giorgio del Sannio. La cultura siamo in grado di determinarla, non solo di replicarla pescando fuori. Abbiamo un patrimonio creativo riconosciuto da tutti. Le arti in tutte le forme espressive, l'artigianato, lo sport, il volontariato, la solidarietà, sono campi in cui San Giorgio ha sempre toccato punte di eccellenza. Basta solo organizzare gli spazi utili affinché esplodano al meglio.
Infine non ripeteremo la scelta di Ricci di affidare a direttori artistici esterni i nostri eventi culturali, solo perché amici di amici. San Giorgio non è un paesino sfigato, ma una cittadina in grado di esprimere artisti di grande levatura, pieni di idee. Solo per la musica ricordiamo il maestro del sax Vincenzo Saetta e il cantautore Gerardo Casiello. Due talenti sangiorgesissimi che potrebbero dare un'impronta originale a qualsiasi evento.
Altro che incassi della Notte Bianca! Abbiamo in mente un programma di “Estate Sangiorgese” che duri quattro mesi, un programma di eventi lungo tutta l'estate. La sagra della salsiccia diventerà il pallido ricordo di una triste pagina di storia".
redazione