Ieri la prima giornata e il Memorial "Mimmo e Gennaro Bellizzi" proseguirà al PalaDelMauro nel pomeriggio con le sfide tra l'Avellino Boars e il Cava Basket e con una raccolta fondi. "È un'emozione veramente forte trovarci qui al palazzetto per ricordare papà e zio Mimmo. - ha affermato Loredana Bellizzi, figlia di Gennaro - Loro dicevano che con la Scandone si erano tolti tutti gli sfizi possibili e si sono goduti la città dal punto di vista sportivo e politico, quindi essere qui è una emozione grandissima perché è una iniziativa partita da ragazzi appassionati di basket ed è davvero un'emozione forte.
"L'evento ci riempie di orgoglio"
"Dico grazie perché questa iniziativa ci riempie davvero di gratitudine. - ha spiegato Francesca Bellizzi, figlia di Mimmo - È un'iniziativa che nasce dai giovani, per i giovani e questa città ne ha bisogno. Parlo della mia generazione, che ha vissuto i fallimenti di questa città. Non è giusto ed è bello davvero che i giovani di questa città abbiano voglia di aggregarsi ancora e di crederci, di non andare via".
"Il ricordo delle attività di Gennaro e Mimmo deve restare vivo nelle persone"
"Ci sono stati riconoscimenti come le intitolazioni, ma come ricordava padre Luciano, parroco di San Ciro, più che intitolare immobili, strutture, c'è necessità che il ricordo delle attività di Mimmo e Gennaro sia vivo nelle persone. - ha aggiunto Mario Bellizzi, Comandante dei Vigili del Fuoco di Avellino e fratello di Mimmo e Gennaro - Le intitolazioni sono importanti, ma lasciano il tempo che trovano. È importante che il ricordo sia vivo. La passione per il basket l'hanno ereditata dai genitori. Questo è bello: è una passione che condividevano. Antonio ha continuato l'attività cestistica come allenatore, anche della squadra di basket femminile di Ariano Irpino: una città al quale il papà, Gennaro, era molto legato perché era il primario nell'ospedale di Ariano Irpino. È una bella immagine di famiglia e di storia, fatta di passione, sport e anche politica".