Benevento

Prima in Tribunale, poi in Procura, per un incontro con il sostituto Maria Colucci. Sono le due tappe del professore Carlo Taormina, nuovamente a Benevento, a distanza di 23 giorni, come difensore di Angelo Graziano, 33 anni, residente a Mintefusco ma domiciliato a San Giorgio del Sannio, da settembre agli arresti domiciliari per omicidio preterintenzionale, truffa, lesioni aggravate nei confronti di numerose persone, esercizio abusivo della professione medica.

Sono le accuse per le quali il 19 gennaio comparirà dinanzi alla Corte di assise, chiamata a decidere su una storia che all'epoca aveva suscitatao un notevole clamore.

Come è noto, gli inquirenti ipotizzano un esercizio abusivo della professione medica in un ambulatorio nella cittadina del Medio Calore, con terapie praticate ad alcuni pazienti, uno dei quali era morto.  Durante l'interrogatorio di garanzia Angelo Graziano aveva spiegato di aver praticato agli stessipazienti infusioni endovenose, in gran parte palliative, su indicazione di un medico tedesco che li aveva visitati in Italia.

Era andata così anche con la 54enne di Mirabella Eclano deceduta il 25 marzo del 2021. Era stata sottoposta – aveva continuato il 33enne - ad un prelievo di sangue analizzato in Germania, dai risultati erano emersi valori sospetti di alcuni markers tumorali che avrebbero potuto prefigurare lo sviluppo di un cancro.

Secondo Graziano, le condizioni della malcapitata si erano successivamente aggravate, e solo a quel punto, sempre su indicazione del sanitario tedesco, lui avrebbe fatto ricorso alle sacche alimentari e all'ossigenoterapia.

L'inchiesta dei carabinieri è stata supportata dalle conclusioni dei dottori Carmen Sementa, Ciro Di Nunzio, Tiziana Tirri e Noè De Stefano, ai quali era stato affidato l'incarico dell'autopsia della 54enne. Una consulenza alla quale la difesa opporrà la propria, curata dal professore Fernando Panarese. Punti di vista opposti, che la Corte potrebbe superare decidendo una perizia.