Benevento

Sono quattro le persone che compaiono nell'avviso di conclusione dell'indagine del pm Licia Fabrizi e dei carabinieri sulla gara d'appalto per la gestione del centro Sprar del Comune di Vitulano.

Si tratta di una inchiesta che ad ottobre era stata scandita dall'applicazione di tre misure: il divieto di dimora a Gino Coppolaro (avvocato Vincenzo Regardi), coordinatore delle due società cooperative – un'Associazione temporanea d'impresa – affidatarie dello Sprar, e ad Umberto Morisco (avvocati Roberto Pulcino e Angela Iavarone) , ex presidente di una delle società e locatore della struttura, e la sospensione da un pubblico ufficio o servizio disposta per Pietro Cusano (avvocati Giusida Sanseverino e Mario Verrusio), Responsabile unico del procedimento. Misure che il Riesame aveva successivamente annullato.

A completare l'elenco il sindaco di Vitulano, Raffaele Scarinzi, per il quale all'epoca non era stato chiesta o adottata alcuna misura.

Turbata libertà degli incanti l'ipotesi di reato contestata a tutti, per Cusano Moriosco e Coppolaro anche quella di frode nelle pubbliche forniture; per Cusano, infine, anche un addebito di calunnia. Gli indagati hanno ora venti giorni a disposizione per produrre memorie e chiedere di essere interrogati; esaurita questa fase, il Pm procederà alle eventuali richieste di rinvio a giudizio.