Benevento

La routine è un'altra cosa. Il calcio a Natale è qualcosa di inedito, anche se è già da qualche anno che l'Italia prova a scimmiottare gli inglesi. Solo che loro (gli inglesi) ci sono abituati e quando devono difendere una propria tradizione fanno anche l'impossibile per renderla accattivante. 

La serie B italiana all'inglese è un'incognita sugli spalti, tranne che a Bari dove hanno già superato quota trentamila biglietti venduti e si punta diritti al record stagionale che appartiene a Bari-Ternana del 28 ottobre (38.800 spettatori). Bene anche a Frosinone, dove è in arrivo la Ternana (più di mille tifosi al seguito). Il resto è tutto da verificare, nessuna certezza di vedere gli spalti pieni.

Benevento-Perugia si gioca alle 15, i negozi (la maggior parte) tornano ad essere aperti. Sarà difficile vedere allo stadio la folla delle grandi occasioni.

La partita con gli umbri resta di grande importanza. “Quella di lunedì è qualcosa di più”, ha detto con convinzione Fabio Cannavaro. Che si compiace finalmente di poter svolgere gli allenamenti quasi con tutto l'organico e annuncia il ritorno almeno in panchina di Diego Farias: “Meglio averli a fianco che in tribuna”, dice riferendosi anche a Forte che ha avuto in settimana un piccolo problema ad un tendine e l'ha preservato.

L'undici titolare è tutto da decidere. Si riparte dal 4-3-2-1, che, anche se non è il modulo preferito dell'ex campione del mondo, è quello più affidabile in questo momento. Ma gli interpreti sono per lo più da scegliere. Quelli reduci dall'infermeria che stanno meglio sono Viviani e Veseli. “Il mediano doveva recuperare oltre che fisicamente anche psicologicamente. Non è bello passare per quello “finto malato”. Ora la migliore medicina per lui è giocare”. Anche il difensore albanese è arruolabile: “Veseli comincia a stare bene”.

Si capirà che azzeccare le scelte del tecnico e un giochino azzardato. Cannavaro si fiderà sempre su quello che ha visto sul campo in settimana, ma una volta tanto l'abbondanza gli aumenterà i dubbi.

Nella difesa uno come Veseli può ricoprire qualsiasi ruolo, da destra a sinistra. Perdurando l'assenza di Letizia, si potrebbe ipotizzare un utilizzo del nazionale albanese a destra (da quelle parti opera Lisi, il match winner della sfida col Venezia). Qualcosa di diverso si potrebbe vedere anche a centrocampo, dove sono in rialzo le quotazioni di Viviani per dare un po' di respiro a Schiattarella, che rimane comunque il giocatore più importante della metà campo giallorossa. Ci sarà certamente Acampora, da cui Cannavaro non può prescindere, magari scambiandosi il ruolo con Improta a cui piace di più la fascia.

In panchina, una volta tanto, ci saranno valide alternative, da Ciano a Lagunima, dallo stesso Farias a Kubica. Vincere questa gara sarebbe il modo migliore di chiudere l'anno solare. Cannavaro ci conta, magari gettando un pensiero di contorno al mercato: “Sono concentrato su quello che ho a disposizione, come faccio ad andare dal mio direttore e chiedergli di volere questo o quello. Poi ho una società che quando c'era bisogno, le operazioni le ha fatte”. Se dovesse arrivare qualcuno, comunque l'ex campione del mondo mostra di avere le idee chiare: “Dovrà essere forte e pronto. Altrimenti dovremmo sottoporci ad un extralavoro, un sacrificio che non è certo la normalità”.