Aniello Cutolo ha cominciato una nuova vita, dopo aver chiuso la carriera da calciatore. Sembra ieri quando muoveva i primi passi nel calcio con la maglia giallorossa del Benevento, per poi vivere una lunga trafila che l'ha portato fino ad Arezzo, società che gli ha permesso di cominciare il percorso da direttore sportivo dopo aver appeso gli scarpini al chiodo: «Sono stato fortunato - ha esordito Cutolo - nel trovare una società che mi abbia dato subito fiducia. Già da qualche anno si alimentava in me la voglia di intraprendere questa nuova carriera. Ho tantissimo da imparare, voglio fare esperienza per apprendere ogni aspetto di questo lavoro. Questo percorso iniziale mi permetterà di formarmi al meglio».
Cutolo viene dal Rione Traiano, quartiere che sembra essere una focina di dirigenti, dato che proprio da questo lembo di territorio partenopeo è nato Pasquale Foggia: «Siamo molto amici. Per me è un modello da seguire, è un direttore sportivo di un certo livello già da diverso tempo nonostante la giovane età. In questo settore nessuno regala niente e Foggia sta dimostrando di saperci stare. Faccio il tifo per lui, così come per il Benevento».
E Benevento resta nel cuore di Cutolo: «Sarò sempre grato a questo piazza. Ricordo con grandissimo affetto il Benevento e la società che mi ha lanciato in questo mondo.Ho sempre nella mente il mio esordio tra i professionisti e il primo gol realizzato al Lanciano, guidato all'epoca proprio da Castori. In quella squadra c'era anche il caro Imbriani, fu il primo ad abbracciarmi e a congratularsi per la rete. Sono ricordi indelebili».
Lunedì c'è Benevento - Perugia. Non solo giallorosso, Cutolo ha anche vestito la maglia dei grifoni nella stagione 2008/2009: «La società aveva come obiettivo la vittoria del campionato e costruì una squadra molto forte, ma spesso capitano delle stagioni difficili nonostante gli obiettivi importanti, tant'è che ci salvammo all'ultima giornata».
Storie e categorie diverse, con Benevento e Perugia che sono pronte ad affrontarsi di nuovo: «Sarà una partita delicata. Il Benevento sta meglio rispetto a qualche settimana fa, credo che abbia superato il momento difficile causato anche dalle tante assenze. Anche il Perugia è in risalita, come testimoniato dagli ultimi risultati. Entrambe cercheranno di chiudere al meglio il girone d'andata. Cannavaro? E' sbagliato dire che è alle prime armi perché sono anni che allena all'estero, ottenendo anche delle vittorie. Ritengo che il binomio Benevento - Cannavaro sia di grandissimo valore, insieme a una dirigenza che ogni anno lavora con grande ambizione. Devo dire che questa serie B è sempre più imprevedibile. Quando ci giocavo c'erano sempre quelle poche squadre che davano il segnale per stravincere il campionato, così come in zona retrocessione c'era qualcuna indirizzata verso la serie C. Quest'anno, invece, non ci sono certezze. Può succedere qualsiasi cosa. Le stesse Cagliari, Genoa e Venezia, che inizialmente erano tra le papabili alla vittoria finale, stanno deludendo. Ci sarà da divertirsi, questo è sicuro».