In nome e per il nome di Mirosa Magnotti, avellinese che ha segnato la storia del basket femminile e che è stata coraggiosa protagonista della battaglia contro il cancro in Campania.
A un anno e mezzo dalla morte della presidente e fondatrice di Acto Campania, il marito che ha raccolto la sua eredità, ha istituito una borsa di studio per un medico genetista che supporterà il gruppo oncologico multidisciplinare (Gom) del Pascale per la prevenzione sui tumori ereditari della sfera genitale femminile.
Una neoplasia di cui Mirosa è stata vittima e per cui ha lottato fino all'ultimo giorno della sua vita affinché ad altre donne, meglio informate sulla prevenzione, non toccasse la sua stessa sorte.
Scomparsa a 57 anni, un destino crudele
La sorte di morire a 57 anni per un tumore che forse, preso in tempo, poteva essere tempestivamente curato. Questo medico genetista non lavorerà ovviamente da solo, si legge in una nota del Pascale di Napoli. Farà parte di un gruppo di lavoro istituito tre anni fa, dopo che la Regione Campania ha varato il Pdta (percorso diagnostico terapeutico assistenziale) dei tumori eredo familiari, che segue le famiglie con tumori eredo familiari di mammella, colon e ovaio.
L'impegno del Pascale
Al Pascale esistono tre ambulatori per queste attività e nel Pdta del 2022 sono stati inclusi anche i tumori del pancreas e della prostata che in piccola produzione sono legati alla stessa mutazione di Brca. In Italia i casi di nuove diagnosi di tumore sono stimati in centinaia di migliaia ogni anno e una quota di questi sono dovuti a mutazioni in particolare di geni come il Brca, che aumentano fino a 5 volte la possibilità di sviluppare un tumore. In questi casi occorre che non solo il paziente ma tutta la sua famiglia sia pressa in carico per la verifica e controlli preventivi da eseguire nei 6 centri di analisi genetica e molecolare presenti in Campania.
Armi giuste per questa guerra
"Questa guerra condotta con le armi giuste - dice Sandro Pignata, responsabile scientifico della rete oncologica campana, nonché oncologo del Pascale - registra fortunatamente il costante aumento del tasso di sopravvivenza e della qualità di vita dei malati. Merito di cure sempre più specifiche ed efficaci e di una cultura della prevenzione che si sta progressivamente radicando nello stile di vita degli italiani per alcune tipologie di tumore come quello del colon, dell'ovaio e della mammella, molti dei nuovi casi sono causati da fattori esterni, come una dieta non corretta o il fumo o fattori ambientali legati all'inquinamento, ma questi tipi di cancro possono essere causati anche da anomalie genetiche".
La generosa battaglia di Mirosa
Da qui la battaglia di Mirosa sulla buona eredità, prima, la sensibilità poi della Giunta De Luca di fare sua quella battaglia, il lavoro, infine, costante degli oncologi del Pascale. La consegna della borsa di studio questa mattina nell'aula Consiglio del polo oncologico alla presenza del marito di Mirosa, Giovanni Gerosolima che dal 2021 è presidente di Acto Campania e che insieme con le figlie Cristina, Emanuela e Claudia e tutti i soci, ha deciso di continuare in questo progetto, con entusiasmo, dedizione e passione, nel ricordo di Mirosa.
Un progetto in cui le pazienti, i familiari e tutti coloro che partecipano all'associazione giocano un ruolo attivo nel definire le priorità, impostare il lavoro e valutare i risultati al fine di promuovere la conoscenza delle neoplasie ginecologiche, promuovere la prevenzione e la diagnosi tempestiva, facilitare l'accesso a cure di qualità, sviluppare servizi per il miglioramento della qualità della vita delle pazienti, promuovere e stimolare la ricerca scientifica e sostenere i diritti delle pazienti e dei loro familiari.
Acto, un'alleanza contro i tumori ovarici
Ma cos'è esattamente Acto? E' innanzitutto l'acronimo di Alleanza contro i tumori ovarici, è stata istituita da Mirosa Magnotti il 5 aprile del 2018 insieme ad un gruppo di amiche e amici, pazienti e ginecologi oncologici per dare sostegno alle donne colpite da neoplasie ginecologiche.
"Posso dire solo grazie - dice il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi - non possiamo aggiungere molto altro. Grazie all'Acto che continua l'opera di sensibilizzazione continua sulla ricerca, dentro una scia mirabile che Mirosa aveva tracciato e che, ne siamo certi, benedice sorridente da lassù".