Flumeri

Clima da guerra fredda a Flumeri, dopo lo sciopero di due ore della scorsa settimana.

Salta l'incontro previsto per il 15 dicembre e restano le macchinette temporizzate a testimonianza della sfida aziendale che fa la voce grossa contro gli operai di Flumeri.

Di tutto questo si è discusso nel direttivo della Fismic/Confsal tenutosi questa mattina a Flumeri, con la presenza dell’Rsu Giovanni Garofano e di decine di operai.

Abbiamo analizzato i fatti accaduti nell'intero anno 2022 e purtroppo i numeri parlano chiaro e inchiodano l'Azienda alle proprie responsabilità’.

120 autobus prodotti su un totale previsto di 750, l’anno precedente (2021) si era chiuso con 146 autobus e un passivo di diverse decine di milioni di euro.

La verità dichiara il segretario generale Giuseppe Zaolino è che non intravediamo a breve un piano produttivo capace di affrontare i problemi strutturali e iniziare una produzione giornaliera di almeno due Autobus.

Sono state sprecate risorse importanti (denaro pubblico) che hanno indotto gli azionisti ad affiancare una squadra esterna proveniente dal mondo di Leonardo, nel tentativo di rimediare al fallimento gestionale precedente.

Adesso si aspettano i soldi del PNRR per l'elettrico (circa 20 milioni) ed una ricapitalizzazione per l'ennesimo tentativo di rilancio.

Noi della Fismic e l'intero sindacato Irpino abbiamo espresso serie critiche sulla gestione e nutriamo forti dubbi sulla riuscita del terzo tentativo di RILANCIO.

Però se gli azionisti ci metteranno i soldi noi continueremo a fare il nostro dovere perché gli operai di Flumeri hanno già dimostrato il loro valore e l'attaccamento alla fabbrica.