Avellino

Quest'anno, a disposizione di quanti parteciperanno a Flussi, il Media Art Festival che dal 26 al 30 agosto si terrà ad Avellino, c'è anche un'App ufficiale, ideata e realizzata dall'agenzia di produzione digitale «Roll Studio», con sede ad Avellino e Londra.
L’app si chiama InFlussi e, in linea con il concept del festival «Realytivsm», rappresenta il tentativo di esplorare nuove modalità di interazione, capaci di trasformare lo smartphone in uno strumento inclusivo in grado di far nascere una nuova, o quanto meno diversa, socialità.
È questa la mission del reparto R&D di Roll Studio, che ha appena rilasciato la prima di una serie di App dedicate proprio alla fruizione di spazi ed eventi pubblici. InFlussi sarà testata per la prima volta proprio in occasione di Flussi e promette di andare ben oltre le classiche funzionalità tipiche di questo genere di App.

Anche se a prima vista può sembrare che si limiti ad offrire il calendario dei live set in programma e la descrizione delle installazioni dislocate tra la Terrazza del Teatro Carlo Gesualdo e la Casina del Principe, sarà proprio durante i giorni del festival che essa si rivelerà in tutto il suo potenziale.
Grazie alla tecnologia iBeacon, il sistema di localizzazione a basso consumo e a basso costo basato sul sistema Bluetooth Low Energy (BLE), Influssi servirà notifiche e contenuti personalizzati sugli smartphone di ogni singolo utente.
«Rispetto al Gps, decisamente più consolidato e diffuso - dichiara Renato Formato, socio e Tech Lead di Roll Studio - la tecnologia iBeacon consente la localizzazione anche laddove il segnale GPS non arriva, ovvero all’interno di luoghi chiusi. Sfruttando questo protocollo nuovo e in piena evoluzione, dunque, possiamo raggiungere ogni utente e creare un nuovo livello di interattività che colleghi, in un continuo scambio bidirezionale, le esperienze fisiche e quelle digitali, il tutto attraverso il proprio smarthphone». Così, ad esempio, quando sta per iniziare a suonare il proprio artista preferito ma non si è presenti nella zona del palco, Influssi invierà una notifica push a tutti gli interessanti affinché non si perdano neppure un secondo dell'esibizione. Oppure, solo per citare un altro ambito d'uso, coloro che avranno scaricato l'App e provveduto ad attivare il Bluetooth potranno scoprire notizie e informazioni sulle installazioni presenti al Festival proprio nel momento in cui si trovano nelle loro vicinanze.

Ma InFlussi rappresenta anche il tentativo di esplorare nuove modalità di interazione, capaci di trasformare lo smartphone in uno strumento inclusivo in grado di far nascere una nuova, o quanto meno diversa, socialità. Tutti coloro i quali parteciperanno a Flussi, infatti, attraverso l'App saranno chiamati a partecipare a un divertente esperimento di interazione collettiva, denominato “Light Experiment, che prevede la partecipazione sia del pubblico che degli artisti. I primi attraverso ciò che hanno più a portata di mano, ovvero i propri smartphone. I secondi, invece, attraverso ciò con cui hanno più confidenza: la musica.

 

redazione