Luigi Pavarese è intervenuto nel corso della presentazione del saggio "Apologia del Calcio - Discorso in difesa di un pallone", scritto da Gerardo Nardiello. "Ha voluto mettere in evidenza il problema del calcio italiano. È un ottimo lavoro, semplice per presentare le problematiche a chi non è avvezzo. - ha affermato Pavarese a margine dell'evento tenuto nella sala blu - auditorium del Carcere Borbonico di Avellino - Si parla ovunque di plusvalenze, fair play finanziario: argomenti ormai sulla bocca di tutti. Sul calcio, su quanto sta accadendo, sulla questione Juventus neanche stasera parlerò, traggo qualche spunto. Il problema sono i numeri che stanno prendendo in sopravvento sulla tecnica individuale. Alla fine comunque al tifoso interessa la partita e il risultato. Non si deve tornare all'epoca in cui si sperperava tanto, ma con una gestione oculata si possono unire gli aspetti tecnici e gestionali".
Sull'Avellino
"Sono la persona meno indicata per poter dare un giudizio. Vi ringrazio che ricordate comunque che, volente o nolente... io so di non piacere alla gente, non piacere a tutti, ma ahimè, soprattutto a coloro che non piaccio... io ho scritto pagine importanti in questa città. - ha aggiunto l'ex direttore sportivo dell'Avellino - A parte ciò, io sono legato fortissimamente a Massimo Rastelli ed Enzo De Vito, quindi figuratevi qual è il mio stato d'animo nei confronti di queste persone, a me molto care".