Salerno

"Malato cronico con situazione stazionaria": così Legambiente ha descritto la situazione della raccolta differenziata in Campania, che non decolla. Nel 2021 la regione si attesta al 54,7%, ben al di sotto dell'obiettivo nazionale. In tutto i Comuni ricicloni sono 314, in lieve aumento rispetto all'anno precedente. Calano invece quelli considerati "rifiuti free", che sono solo 101. Il rapporto è stato presentato nel Salone dei genovesi alla Camera di Commercio di Salerno.

Imparato: servono più impianti

"In una regione che nel 2021 ha prodotto 2,6 milioni di tonnellate di rifiuti, in crescita del 3,66% rispetto al 2020, di cui ben 1,2 milioni di tonnellate non riciclabili, la priorità dovrebbe essere quella di puntare su politiche locali e territoriali volte non solo ad aumentare la raccolta differenziata ma anche a lavorare attivamente sulla riduzione della produzione dei rifiuti - l'analisi di Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania -. Un obiettivo che ci chiede l'Europa da qui al 2030 e che molti comuni Rifiuti Free, stanno già attuando da tempo. Freno dello sviluppo di un'economia circolare risulta essere ancora una volta il deficit impiantistico della Campania e del Sud Italia in generale, che ci mostra quanta strada ancora abbiamo da fare per uscire dal labirinto intricato dei rifiuti che caratterizza la nostra regione ormai da troppo tempo. Lo evidenziano i dati della frazione umida dei rifiuti solidi urbani e delle tantissime, troppe, tonnellate trasportate e processate fuori regione, un quantitativo che nel 2020 è arrivato al 45% del totale prodotto, il tutto causato da un numero ancora insufficiente di impianti di digestione utili non solo alla chiusura del ciclo di questa tipologia di rifiuto ma anche alla produzione di compost e di energia. La strada da percorrere- conclude la presidente Legambiente Campania- è quella che da anni chiediamo con forza, lavorare per la realizzazione degli impianti utili e necessari allo sviluppo di un'economia circolare made in Campania, che possano mettere freno al traffico dei rifiuti fuori regione e che vedano un modello di partecipazione collettiva da parte della comunità locale".

I Comuni "rifiuti free"

La provincia più virtuosa per i "Comuni free" è Salerno con il 43%, seguita da Benevento con il 33%. Terzo gradino del podio per Avellino (13), male Caserta (8%) e la provincia di Napoli, con soli quattro comuni in lista.

Tra i comuni con meno di 5mila abitanti in provincia di Avellino è Comune di Domicella il più virtuoso, Ginestra degli Schiavoni per Benevento, Rocchetta e Croce per Caserta, Visciano e San Gregorio Magno rispettivamente per la provincia di Napoli e Salerno. Per i comuni tra i 5mila e 15mila nel Sannio premiato il comune di Montesarchio, Santa Maria a Vico per Caserta, Avella per Avellino, Albanella per Salerno e Cimitile per la provincia di Napoli. Per i comuni oltre i 15mila abitanti riconoscimenti solo per Ottaviano e Baronissi.

I dati delle province: Sannio al top, male Napoli

A livello provinciale, sul fronte della differenziata il Sannio risulta nel 2021 il territorio più virtuoso, con una quota che arriva quasi al 73%. Seguono la provincia di Salerno con il 65,58% e Avellino con il 63,82%, mentre sotto la media regionale si trovano Caserta 53,28% e Napoli 49,60%.

Tra i comuni con più di 20mila abitanti, si segnalano alcune importanti realtà in provincia di Napoli ed in particolare le prestazioni di S. Anastasia con il 72 %, Pozzuoli con il 71,4% in provincia di Salerno il Comune di Pontecagnano con 74% e Mercato San Severino con 73,4%. Tra i capoluoghi di provincia spiccano i dati di Avellino 68,08%, Benevento 66,80% e Salerno 58,86%, in linea con la media regionale, lievemente al di sotto Caserta al 54,37%, mentre ancora in ritardo il Comune di Napoli con il 37,50%, anche se comunque in crescita rispetto al 2020. 

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